Due attivisti italiani del movimento per l’acqua pubblica sono stati fermati questa mattina a Marsiglia, poco prima dell’inaugurazione del World Water Forum, l’assise mondiale che riunisce i governi e le principali corporation dei servizi pubblici. Caterina Amicucci (Crbm) e Marek Rembowski (Amisnet), sono stati fermati e portati al commissariato Evechè per le procedure di identificazione, insieme ad una decina di altri manifestanti. “Gli attivisti, tutti muniti di regolare accredito stampa, sono stati poi rilasciati senza ricevere particolari spiegazioni in merito a quanto accaduto”, ha spiegato in una nota il Forum italiano dei movimenti per l’acqua.

I lavori del World Water Forum sono stati inaugurati questa mattina e proseguiranno fino al prossimo 17 marzo. I tanti movimenti per i beni comuni europei – con una forte rappresentanza italiana – hanno da mesi organizzato un Forum alternativo, il Fame, che discuterà delle politiche europee sulla gestione dell’acqua, tenendo conto del risultato del referendum italiano e di alcune importanti esperienze, come la ripubblicizzazione degli acquedotti avviata da due anni dal comune di Parigi. Una serie di incontri e manifestazioni che sfideranno a Marsiglia l’organizzazione del Forum ufficiale, sponsorizzato dalle principali aziende di gestione dell’acqua. L’appuntamento dei movimenti è divenuto il punto di riferimento per le tante associazioni che in Europa da almeno dieci anni puntano alla difesa della gestione pubblica di servizi locali, denunciando il lavoro di lobby esercitato dalle grandi compagnie. I precedenti incontri (Foro Alternativo di Firenze del 2003 e di Ginevra del 2005, Alterforum di Città del Messico nel 2006 e Istanbul nel 2009) hanno visto la forte partecipazione delle delegazioni italiane, che hanno organizzato e sostenuto la campagna referendaria dello scorso anno.

L’apertura del Forum ufficiale di questa mattina ha subito messo in evidenza il peso politico – soprattutto per l’Europa – della gestione dell’acqua. La Francia, paese organizzatore, è la sede delle prime due multinazionali dei servizi pubblici, la Suez e la Veolia, fortemente presenti anche in Italia. Lo stesso presidente Sarkozy è stato politicamente sostenuto dai board delle due compagnie, il cui capitale sociale è in parte detenuto dallo stesso governo francese. All’ordine del giorno degli incontri c’è soprattutto la preparazione della conferenza delle Nazioni unite sullo sviluppo sostenibile, che si terrà a Rio de Janeiro il prossimo giugno.

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