A. B. E C. devono andare dal Professore. Devono essere interrogati sulla Rai che andrebbe bonificata, e magari anche su Mediaset che andrebbe regolamentata. C’è pure il rischio di essere interrogati sulla giustizia, che dovrebbe essere uguale per tutti eccetera eccetera. Insomma: un esamone. B. e C. mettono i libri nello zainetto e si recano all’appuntamento.

A. decide di fare sega. Ma, siccome sta facendo esercizi di “quid”, invece di accampare il mai troppo sfruttato mal di testa, dichiara stentoreo che lui, no, non va lì a fare chiacchiere fuori tema: il Professore è stato chiamato per insegnare Pil e Spread e bind e bond… sa le lingue, e tutti gliene sono debitori, ma la Rai è una faccenda privata, tutta italiana.

Così come la giustizia. Rai e Giustizia infatti non si studiano nel corso di laurea per tecnici/pratici, si faranno in quello di porcapolitica che si tiene l’anno prossimo e ci penseranno loro, gli immarcescibili del Pdl. Il Professore rimanda a casa B. e C e annulla la riunione. Il ministro Riccardi pensa che A. è uno che fa giochini da schifo. A. pensa che B. e C. volevano fare il “ teatrino” delle poltrone Rai.

Tutti la tirano addosso a tutti, questa benedetta “vecchia politica”. Di quella nuova, però, finora, non c’è traccia.

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