Gli italiani a Londra non sono mai mancati. Ma ora gli abitanti del Belpaese che emigrano o investono nella capitale inglese hanno una caratteristica in più: hanno tanti, ma tanti soldi. Secondo la rete di agenzie immobiliari di case di lusso Knight Frank, nei mesi di gennaio e di febbraio di quest’anno gli italiani hanno superato i russi nell’acquisto di ville e appartamenti di pregio. E ora rappresentano la prima comunità estera, nei primi due mesi del 2012 ben il 7,3 per cento delle transazioni sono state effettuate da italiani, contro il 7,2 per cento dei russi. Proprio in questi giorni, a Londra, è in scena la fiera dell’Italia, “La Dolce Vita”.

«I ricchi italiani vogliono investire fuori dall’Eurozona, che, come sappiamo, non se la passa bene», spiega Liam Bailey, responsabile del centro studi sul residenziale di Knight Frank. «Lo stesso grande interesse per gli immobili londinesi lo vediamo da Paesi come la Grecia e la Spagna. Da Atene arriva, per esempio, un 3 per cento delle transazioni, e questo fa della penisola ellenica la quinta area in ordine di importanza per quanto riguarda la provenienza dei compratori». Ma perché proprio Londra? «La capitale è un posto “logico” per investire. È un enorme mercato molto liquido e dove i prezzi delle case salgono di continuo, c’è la City e l’alta finanza, lo stile di vita è interessante. Insomma, a Londra si è sempre al centro del mondo».

Nel 2011, gli italiani hanno comprato da Knight Frank case e ville per un totale di 450 milioni di sterline, al cambio attuale quasi 540 milioni di euro. Il prezzo medio di una casa acquistata dagli abitanti dello Stivale è di 2 milioni di sterline. «Ma abbiamo venduto anche proprietà da 10 milioni di sterline – riprende Frank – e ancora nella nostra memoria è quella villa nel quartiere di South Kensington da 7,4 milioni venduta a un italiano». Chelsea, Maida Vale, Saint John’s Wood e Kensington, appunto, i quartieri preferiti, dove gli italiani trovano ottime scuole, ottimi servizi e tanto, tanto lusso. Ma a Roma e a Milano stanno riscoprendo pure quartieri periferici e meno di pregio come Clapham e Fulham.

Gli inglesi, chiaramente, rappresentano ancora la maggioranza, con un 40,1 per cento delle transazioni. Secondi gli italiani con il 7,3 e terzi i russi con il 7,2 per cento, appunto. Poi vengono i francesi, con il 5,2 per cento e gli indiani con il 4,4 per cento. Al quinto posto i greci, con un 3 per cento. «Gli italiani sono sempre stati fra i “top buyer” – aggiunge Bailey – e da anni sono fra le prime cinque posizioni. Ma non possiamo nascondere che questo sorpasso dei russi, ora, ci ha proprio stupito». Poi, una cosa Bailey suggerisce. Non ci sono solo le case, ma c’è tutto un mondo legato all’Italia che gira attorno. Così i nostri connazionali con i portafogli pieni si incontrano al ristorante San Lorenzo di Kensington o al bar Frankie’s fondato dal famoso fantino Frankie Dettori. Ancora, fanno frequentare ai figli le migliori scuole private e i migliori college e, di sera, vanno nei club esclusivi della capitale, fino a ieri riservati agli inglesi, ma che ora si sono aperti anche ai ricchi possidenti stranieri.

Ma chi sono questi facoltosi italiani? Knight Frank non fa nomi, nel rispetto della privacy dei suoi clienti, ma si sa che ci sono tanti uomini e donne della finanza, attratti dalla City, attori, imprenditori, gente dello spettacolo e dello sport e persino intere famiglie che scelgono di vivere definitivamente all’ombra del Big Ben. «Soprattutto dall’Italia del nord – spiega John Kennedy, dell’agenzia Knight Frank di South Kensington – e ci ha impressionato il numero di genitori che comprano case di lusso per i loro figli che studiano a Londra. Poi ci sono i compratori professionali, come le agenzie immobiliari italiane che acquistano per poi rivendere». Secondo gli analisti dell’agenzia, che ha sedi in tutto il mondo, gli italiani, i greci e gli spagnoli sono spinti ad acquistare nel Regno Unito anche dalle recenti misure di austerity messe in atto dai rispettivi governi. E l’interesse è alto, nonostante i prezzi. Le valutazioni sono aumentate, infatti, in tutto il 2011, dell’11,6 per cento e, solo nel mese di febbraio di quest’anno, dell’1 per cento. Dal collasso della Lehman Brothers e dalla crisi economica del 2008/2009, i prezzi delle case di lusso londinesi sono aumentati del 43 per cento.

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