“Oggi per la prima volta dall’estate lo spread tra i titoli italiani e i titoli tedeschi è sceso sotto i 300 punti“. Al termine del vertice italo-serbo a Belgrado Mario Monti esprime tutta la sua soddisfazione. E tenta un parallelo tra l’economia e la politica segnalando “un fatto” ed esprimendo “un auspicio”: “Il fatto è che si restringe lo spread, l’auspicio è che restringendosi questo spread non si allarghi quello tra i partiti politici che sostengono la maggioranza”. Un allargamento che porterebbe “un prematuro intralcio alle politiche di risanamento di bilancio e al rilancio”. Il riferimento (implicito) è al caos avvenuto ieri nel Pdl con la rinuncia del segretario Angelino Alfano a partecipare al vertice serale tra il presidente del consiglio Mario Monti, il leader del Pd Pier Luigi Bersani e quello dell’Udc Pier Ferdinando Casini per discutere di due riforme molto importanti: quella della giustizia e quella della Rai (leggi). Una rinuncia emersa dopo il balletto di indiscrezioni su un incontro tra Monti e il numero uno di Mediaset Fedele Confalonieri che avrebbe chiesto al premier di non modificare gli equilibri in Viale Mazzini per non danneggiare l’azienda del Biscione. Una versione che non ha trovato conferme ufficiali, ma che ha scatenato grandi polemiche.

A Belgrado Monti affronta anche il nodo “infrastrutture”: “Tra Roma e Belgrado ci sarà una cooperazione stretta sui grandi progetti infrastrutturali della Serbia – ha spiegato il premier – C’è un interesse delle nostre imprese per gli sviluppi ferroviari e la metropolitana di Belgrado”. Poi le parole indirette sull’alta velocità Torino-Lione su cui oggi il governo ha avviato la cosiddetta “operazione trasparenza”: “Anche un Paese come l’Italia deve continuamente porsi la sfida delle Grandi opere e vincerla se vuole restare competitiva e integrata con l’Europa. Ecco perché le infrastrutture devono essere portate avanti e non arrestate“, ha chiosato Monti.

Infine Monti ha parlato anche della Grecia e delle migliori prospettive economiche per il il Paese: “La soluzione al problema finanziario della Grecia sembra finalmente imminente”, ha detto Monti commentando i dati sulle adesioni allo swap greco. ”Fa piacere che oggi oltre il 60% dei detentori dei titoli greci abbia manifestato o abbia intenzione di manifestare interesse per la conversione” del debito. Fatto che dimostra come “si vada veloce verso la soglia” prevista del 75%, “lasciando sperare che la soluzione del problema sia vicino”..

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