Strade e piazze chiuse, lezioni sospese per un giorno in un liceo, alberghi esauriti, un teatro trasformato in aula di tribunale. E’ stato il primo giorno di incidente probatorio, a Grosseto, primo capitolo del processo per la sciagura dell’Isola del Giglio. Una fase durante la quale si “cristallizzeranno” i risultati delle perizie sui ‘Vdr’ (la scatola nera della Costa Concordia) per utilizzarli come prova all’udienza preliminare e al dibattimento.

L’udienza è iniziata poco dopo le 11, dopo strettissimi controlli per evitare che entrassero apparecchi che potessero realizzare video o registrazioni audio, ed è stata aggiornata al 21 luglio, quando saranno sentiti per la prima volta i periti nominati dal gip. All’incidente probatorio hanno scelto di non assistere i nove indagati. L’avvocato di Francesco Schettino, Bruno Leporatti, ha spiegato che il capitano è rimasto a casa, a Meta di Sorrento, anche per “motivi di sicurezza”. Si sono presentati però diversi passeggeri della Concordia: c’è chi giura che Schettino “altro che caduto, è salito sulla scialuppa insieme ad altre 4 persone”.

Peraltro il Codacons ha annunciato che i propri i legali hanno presentato un ricorso in Cassazione perché vengano revocati i domiciliari a Schettino e che il comandante torni in carcere. Ricorso motivato dal potenziale inquinamento probatorio.

Associazioni fuori dall’incidente probatorio. La prima decisione del gip Valeria Montesarchio è stata l’estromissione dall’incidente probatorio delle associazioni ambientaliste e dei consumatori (Legambiente, Lipu, Codacons tra le altre) perché la perizia sui ‘Vdr’, il Voyage Data Recorder e il Voice Data Recorder (le scatole nere) è legata al reato di naufragio, mentre la nuova contestazione avanzata oggi dalla Procura (distruzione dell’abitat naturale) non è sufficiente per rendere spiegabile l’ammissione delle associazioni ambientaliste (come avrebbe potuto essere disastro ambientale).

Naturalmente restano ammessi familiari delle vittime, passeggeri ed equipaggio, ma anche gli enti pubblici: il Comune dell’isola del Giglio, la provincia di Grosseto, la Regione Toscana, i ministeri dell’Ambiente, degli Interni e dei Trasporti.

Alle fasi dell’incidente probatorio potrà continuare a partecipare anche la Costa Crociere, che tuttavia è stata esclusa dalle parti offese. Agli avvocati della società è permesso di partecipare all’incidente probatorio per poter utilizzare pienamente i risultati dell’analisi sulla scatola nera, anche nei confronti della compagnia, qualsiasi veste processuale assumerà all’udienza preliminare e al dibattimento (parte civile perché danneggiata e responsabile civile, come ha confermato oggi l’avvocato della Costa Marco De Luca).

Era stato l’avvocato di Schettino, Bruno Leporatti, a chiedere l’estromissione dall’incidente probatorio di tutte le parti offese ad eccezione dei naufraghi perché – aveva sostenuto il legale – il procedimento è per un reato contro l’incolumità pubblica e quindi eventualmente il tutore ne sarebbe solo lo Stato; associazioni ed enti invece sono solo eventuali parte danneggiate dal reato. A chiedere l’estromissione dall’incidente probatorio della Costa Crociere era stata l’avvocato Giulia Bongiorno, che tutela 67 passeggeri della Concordia, e l’Avvocatura dello Stato.

Nominati i periti, quesiti in 50 punti. Il gip oggi ha anche conferito l’incarico ai periti che dovranno esaminare le scatole nere. I consulenti tecnici avranno 90 giorni (dal 9 marzo) per consegnare la loro relazione. Il quesito riguarda la dinamica del naufragio e le condotte degli indagati attraverso i dati del Vdr e dei dispositivi di bordo, ma anche la rotta, le carte nautiche, la conformità della progettazione della nave e le manovre del comandante prima e dopo l’urto. I consulenti del tribunale verranno ascoltati il 21 luglio, quando è stata aggiornata l’udienza.

Grosseto stordita dallo “show”. Il ‘Moderno’, il teatro da mille posti a un passo dalle mura del centro storico di Grosseto, per lunghi tratti ha dato l’impressione dell’Ariston: transenne e poliziotti e carabinieri annoiati impedivano di avvicinarsi all’ingresso, ma erano circondati dal fuoco di fila delle telecamere (dalla Tv9 di Grosseto alla CcTv cinese alla Nbc americana) che una dopo l’altra hanno visto scorrere i protagonisti dello show. I grossetani si sono dimostrati un po’ divertiti e un po’ storditi dal baccano. Nella folla si confondevano i taccuini dei cronisti e le messe in piega delle settantenni, le giraffe da presa diretta e le borse della spesa del sabato mattina. “Permesso? Permesso?” chiedeva un’anziana pretendendo di sciogliere un capannello di telecamere durante un’intervista, prima di essere costretta di usare una scorciatoia dall’interno di un bar. Una coppia si entusiasmava saltellando vedendo uscire Giulia Bongiorno che poi prontamente hanno filmato con un telefonino. “Schettino? E’ passato da dietro, peccato” dice un giovane dando di gomito all’amico. Ma il comandante oggi non c’era.

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