La Lega Nord ha presentato ricorso in Cassazione per cancellare la riforma sulle pensioni del governo di Mario Monti. Umberto Bossi e Roberto Maroni, infatti, dopo un confronto di circa venti minuti stamani allo storico bar Giolitti sono andati in Cassazione insieme. L’ex titolare dell’Interno ha confermato il ricorso sulla sua pagina facebook. “Mi sto recando insieme ad Umberto Bossi, alla Corte di Cassazione per depositare un ricorso per cancellare l’odiata riforma sulle pensioni del governo Monti. Prevedo milioni di firme a supporto dell’iniziativa”.

In Cassazione Bossi e Maroni si sono recati con un capannello di esponenti del Carroccio. “Questa mattina, alle ore 12 – si legge infatti in una nota della Lega Nord – una delegazione di parlamentari leghisti guidata da Umberto Bossi e composta da Roberto Calderoli, Rosi Mauro, Sandro Mazzatorta, Roberto Maroni, Federico Bricolo, Lorenzo Bodega, Guido Bonino, Massimiliano Fedriga, Maurizio Fugatti, Maria Piera Pastore, Sebastiano Fogliato e Alessandro Montagnoli, ha depositato presso la cancelleria della Corte di Cassazione un disegno di legge di iniziativa popolare avente ad oggetto: garanzia delle pensioni di anzianità con 40 anni di contributi e delle pensioni di vecchiaia che sarà ufficializzata al prossimo Parlamento della Padania del 17 marzo”.

La Lega conferma così con fermezza la sua posizione di opposizione al governo Monti. Inoltre Bossi ha ribadito che l’alleanza con Silvio Berlusconi e il Pdl è definitivamente defunta. Anche in vista delle prossime amministrative di maggio. “Noi facciamo anche senza i soldi di Berlusconi”, ha detto il Senatùr.

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