La presenza di esperti italiani per la perizia balistica sulle armi recuperate sulla “Enrica Lexie” è stata respinta dal tribunale indiano di Kollam. Secondo le tv indiane, i legali dei marò italiani coinvolti nella morte di due pescatori indiani avevano presentato una petizione in tribunale chiedendo che i due esperti Paolo Fratini e Luca Flebus potessero presenziare ai test tecnici previsti nel laboratorio scientifico della polizia a Trivandrum. Per questo, fra l’altro, i due erano partiti di buon’ora da Kochi. In precedenza il tribunale aveva acconsentito che gli esperti italiani presenziassero al sequestro dei mitragliatori e dei fucili in dotazione al gruppo di marò del San Marco a bordo della petroliera. Gli esperti italiani, invece, potranno assistere alla perizia solo per la parte che riguarda i test di fuoco.  A quanto ha indicato il Tribunale, e in attesa della pubblicazione della sentenza, per poter accedere agli esami approfonditi su queste stesse armi nel laboratorio scientifico della polizia dovrà essere presentata una specifica petizione.

Invito subito raccolto dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura: “Domani l’Italia presenterà una nuova petizione per garantire la presenza degli esperti italiani all’intera perizia balistica sulle armi dei marò. I nostri legali presenteranno al tribunale una nuova petizione. La richiesta della polizia non ci fa piacere – ha aggiunto – ma noi continuiamo a lavorare affinchè la linea della trasparenza concordata venga confermata” dalle autorità indiane”. “La situazione – ha concluso – non è precipitata ma non è migliorata”.

Articolo Precedente

USA 2012: Romney se la cava grazie ai Paperoni

next
Articolo Successivo

Due milioni di no all’anticontraffazione: mina la libertà d’espressione in Rete

next