Il rapporto dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, sull’Iran conferma che Teheran sta violando le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu sull’arricchimento dell’uranio. Ad affermarlo è la Casa Bianca. Le azioni di Teheran, combinate al rapporto dell’Aiea e agli ostacoli che il regime continua ad apporre agli ispettori internazionali mostrano perché l’Iran non è riuscito a convincere la comunità internazionale che il suo programma e nucleare ha solo scopi pacifici, ha affermato in un comunicato Tommy Vietor, portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.

Intanto l’alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, Catherine Ashton, dichiara che questo apporto dell’Aiea aumenta la preoccupazione sugli scopi del programma nucleare iraniano. La Ashton, attraverso la sua portavoce, ha aggiunto che l’Iran deve cooperare pienamente con l’Aiea. ”Le conclusioni d questo nuovo rapporto dell’Aiea contribuiscono ad aumentare le preoccupazioni sulla natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano”, afferma Maja Kocijanic in un comunicato. “Deploriamo – si legge ancora – che l’Iran non abbia pienamente cooperato con gli sforzi dell’Aiea tesi a risolvere questioni importanti, tra cui quelle che indicano possibili implicazioni militari del programma nucleare”. “L’Iran – si aggiunge nel comunicato dell’Ue – deve rispondere a tutte le preoccupazioni e costruire la fiducia sulla natura del suo programma nucleare”.

Nel rapporto si denunciano inoltre “profonde divergenze” in materia dell’Aiea con la Repubblica Islamica e l’incrementata produzione di uranio arricchito da parte di quest’ultima. Da parte sua l’Iran replica così: “L’ultimo rapporto dell’Aiea dimostra ancora una volta la natura pacifica del programma nucleare iraniano e riflette gli ulteriori progressi che l’Iran ha ottenuto nella tecnologia nucleare”. Lo ha dichiarato l’inviato iraniano all’Aiea, Ali Asqar Soltanieh citato dall’agenzia Fars. Soltanieh ha detto ancora che il suo paese non rinuncerà “ad alcun suo diritto di utilizzare la tecnologia nucleare a scopi civili”. Quanto ad una visita al sito militare di Parchin da parte dell’Aiea, “per ogni accesso o visita bisogna mettersi d’accordo preventivamente. Non c’è stato un accordo e i negoziati devono – conclude – continuare per trovarne uno”.

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