No, non bastava averci illuminati con l’esistenza di un immaginifico tunnel sotterraneo tra Ginevra e il Gran Sasso, dove far correre felici neutrini alla velocità della luce. Mariastella Gelmini non si è rassegnata all’idea di aver fatto la gaffe del secolo e, appena scoperto che al Cern c’è stato un errore di calcolo, ha perseverato nell’abbaglio.

“Vicenda neutrini: avevo il sospetto di aver manifestato un entusiasmo eccessivo… Ora mi consolo: non ero solo io a sbagliare”
ha cinguettato l’ex ministro su Twitter. Tradotto: un errore di calcolo su numeri infinitesimali è equivalente a credere che esista una galleria di 600 chilometri finanziata dal governo italiano. Non ci stupiremmo se con il prossimo tweet chiedesse di posizionare degli autovelox. O addirittura di chiuderla.

Il Fatto Quotidiano, 24 febbraio 2012

Articolo Precedente

Davide contro Golia: Coca-Cola chiude il blog

next
Articolo Successivo

Gli attacchi di Avvenire contro la scienza

next