Cinema

Lo sceneggiatore va in vacanza

Un'inchiesta del Financial Time svela quanto convenga ai produttori cinematografici comprare i diritti piuttosto che pagare sceneggiature di prima mano: e l'adattamento uccide il cinema. E in Italia? Il regista Roberto Faenza e gli scrittori italiani prestati al cinema si confrontano sull'argomento, in un'inchiesta di Camilla Tagliabue

di Saturno
Una scena di "Hugo Cabret" di Martin Scorsese

L‘industria cinematografica è in crisi, sia di soldi sia di idee: per risparmiare e garantirsi il successo, ricorre sempre più spesso all’adattamento di grandi bestseller, piuttosto che produrre sceneggiature originali. Lo ha appena documentato un’inchiesta del Financial Times e non è un caso che, agli Oscar 2012, 6 dei 9 candidati a “Miglior Film dell’anno” siano tratti da romanzi. E in Italia? E sul versante opposto della letteratura? Qual è il rapporto tra cinema e letteratura, sceneggiatori e scrittori?

Non critica il rapporto cinema-letteratura Roberto Faenza, regista del film appena uscito nelle sale Un giorno questo dolore ti sarà utile , tratto dal romanzo del 2007 di Peter Cameron. Il regista, in un contributo scritto per Saturno, sottolinea come cinema e letteratura parlino linguaggi diversi, e come sia importante avere una consapevolezza: “per realizzare un bel film occorre tradire il romanzo che ne è all’origine. Chi si aspetta un clone non capisce che il bello di un libro non sta nel replicare se stesso, bensì nel germogliare nuova vita.”

Le vive voci degli scrittori italiani sono state raccolte in un’inchiesta da Camilla Tagliabue. Cosa pensano dell’ambiguo rapporto gli scrittori prestati al cinema e quelli i cui libri sono stati trasformati in film? Intervengono nel dibattito Mario Desiati, Paolo Giordano, Sandro Veronesi, Valeria Parrella, Domenico Starnone, Francesco Piccolo.

Nel resto del numero, in edicola il 24 febbraio, vi aspettano recensioni di libri ed eventi culturali, le pagine multimediali di Saturno 2.0 e le rubriche di Antonio Armano, Gianni Canova, Alessandro Bergonzoni, Giovanni Pacchiano, Marco Filoni.

Infine, chi pungerà la vespa di Riccardo Chiaberge?

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