“Credo sia la sostanza che conta, non la ‘formulazione’. Se ha intenzione di scriverlo con altre parole ci prende in giro”. Lorenza Lei fa un passo indietro sulla “clausola maternità” che si è detta disposta a togliere senza “alcuna difficoltà”. Ma su Facebook e Twitter anche oggi sono durissimi i commenti contro il direttore generale. La norma, contenuta nei contratti stipulati dall’azienda, prevedeva il licenziamento delle collaboratrici a partita Iva se la gravidanza avesse compromesso la produttività.

Sulla sua pagina facebook non ufficiale gli iscritti esprimono dubbi sulle reali intenzioni dell’azienda di cambiare il contratto e sono convinti che la Rai troverà altri escamotage per non garantire adeguatamente lavoratori e lavoratrici. “Che vuol dire un’altra formulazione, un altro modo per licenziare lo stesso?”, chiede Maria Teresa Arianna conferma di dubbi: “Un’altra formulazione per lo stesso concetto?”. Robi completa le insinuazioni con l’ipotesi peggiore e sostiene che la Rai penserà a un’altra modalità “per licenziare chi le pare”. Teresa crede poi che il comunicato di oggi non risolva la faccenda perché non spiega chiaramente di volere “eliminare la clausola”. Decine di iscritti al social network sono preoccupati per i lavoratori, sempre più a rischio “mentre il popolo sta a guardare”, e per la violazione del diritto alla maternità che deve essere garantito per legge. Alcuni utenti si scagliano direttamente contro la Rai e ricordano che, oltre alla clausola contestata, “ora tocca al canone su pc, tablet e smartphones”. Parole dure anche contro Lorenza Lei (“ma questa da dove arriva?”, “cerebrolesa”, “un dirigente che non conosce la legge”, “quando vedremo in RAI ci sarà la circolare contro l’incapacità professionale?”) e c’è chi nota sarcastico che “la prossima clausola che inseriranno sarà la sterilizzazione”. Nessun commento invece sulla pagina ufficiale di Rai.tv dove nè la notizia nè il comunicato di oggi sono stati postati.

Proseguono sullo stesso tono i messaggi su Twitter con gli hashtag Lorenza Lei , Rai e maternità. Sul sito di microblogging fanno capolino anche le opinioni dei politici che si uniscono al coro delle proteste. La deputata pd Giovanna Melandri ignora il comunicato di oggi perché “Mamma rai è diventata matrigna”. E si rivolge al dg: “La clausola maternità deve essere tolta e basta, dottoressa Lei”. Massimo Donadi dell’Italia dei Valori scrive un post sul suo blog dal titolo “Mamma Rai un corno!”, perché “lo scandalo dei contratti di collaborazione con la clausola del licenziamento possibile in caso di gravidanza è roba da Medioevo”. E sottolinea anche l’annuncio dell’azienda del servizio pubblico di estendere il pagamento della tassa annuale a chi è provvisto di connessione internet: “Così come da Medioevo – ha infatti puntualizzato -è il tentativo di affossare l’innovazione nel Paese pretendendo il pagamento del canone da chi ha un Pc, un tablet, uno smartphone”.

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