A Parma l’aria è malata. Da giorni il livello di polveri sottili Pm10 sfora il limite consentito e così il Comune corre ai ripari con un pacchetto di provvedimenti d’emergenza anti-smog. Estensione del blocco del traffico, riduzione degli orari di riscaldamento in uffici e negozi e incentivazione del trasporto pubblico sono alcuni aspetti su cui il commissario Mario Ciclosi insieme ai tecnici del Comune si sono concentrati per affrontare il problema inquinamento.

Gli interventi potrebbero entrare in vigore già dal primo marzo, vista la gravità della situazione: nell’ultimo anno Parma ha registrato un aumento del livello di polveri sottili, registrando soglie più alte rispetto alle vicine Reggio Emilia e Piacenza, e superando più volte il livello consentito di Pm10 (50 µg/m³). E se nel 2011 gli sforamenti sono stati registrati in 92 giornate rispetto al limite di 35 tollerato dalla normativa italiana, le condizioni della qualità dell’aria, secondo fonti Arpa, sono precipitate nel 2012. Solo in questi primi due mesi infatti i giorni di sforamento di Pm10 hanno già superato il massimo consentito. Il che non ha lasciato dubbi al commissario Ciclosi e ai suoi sull’importanza di trovare una soluzione tempestiva per affrontare l’emergenza e tutelare la salute pubblica.

Quello che ne è risultato è un pacchetto di provvedimenti volti a ridurre l’utilizzo delle auto private e ad incentivare il trasporto pubblico. La limitazione del traffico ai veicoli pre-euro, che da ottobre è già in vigore al giovedì nel centro storico, per esempio, sarà estesa alla domenica e su un’area più vasta che potrebbe addirittura arrivare all’anello delle tangenziali.

Allo stesso tempo saranno previste tariffe agevolate giornaliere per gli autobus e per l’abbonamento nei parcheggi a pagamento della città. Anche l’orario dei varchi elettronici, già attivi fino alle 20,30 nel centro storico, potrebbe essere esteso alla fascia notturna dalle 23 alle 3 e il sabato pomeriggio. Ma non solo gli automobilisti saranno colpiti dal provvedimento: prevista anche la riduzione degli orari e delle temperature di riscaldamento negli uffici pubblici e nei negozi, con il divieto di tenere le porte aperte negli esercizi commerciali. Saranno intensificati inoltre i controlli sulle caldaie per la certificazione del bollino blu, con un impegno a ridurre le tariffe di Parma Energia. Altre iniziative riguarderanno l’incentivazione alla trasformazione degli impianti da benzina a gas metano e gpl su auto private e il progetto Icbi – Iniziativa carburanti basso impatto, di cui Parma è capofila a livello nazionale.

Il pacchetto anti-smog ha già ricevuto il benestare da altri interlocutori della città come Ausl, Arpa, Università, Ordine dei Medici, Ascom, Confesercenti, Agenzia Parma Energia, Legambiente, ma avrà la sua investitura finale dalla cittadinanza, che sarà chiamata ad esprimersi sulle soluzioni proposte con un sondaggio che sarà a breve disponibile sul sito del Comune. “Il risultato di questa azione può essere certo se ci sarà partecipazione” spiega Ciclosi. Non una decisione calata dall’alto dunque, ma condivisa con i diretti interessati, visto che, come ricorda il commissario, “questi provvedimenti turberanno le abitudini dei cittadini e quindi è da loro che deve arrivare la valutazione finale”.

di Silvia Bia

Articolo Precedente

People mover, la resistenza dei comitati: “Pronti a sdraiarci davanti alle gru”

next
Articolo Successivo

Bologna, in un deposito di treni nasce il museo sulle vittime dell’amianto

next