A buoi ormai scappati Angelino Alfano lancia l’allarme sulla regolarità del tesseramento Pdl e minaccia di stoppare i congressi. Forse ci si poteva chiedere qualcosa prima, per esempio  sul tesseramento-monstre della Campania, 185.000 iscrizioni a dieci euro con i vari capobastone a guerreggiare sulla quantità di adesioni e a comandare flotte di pulmini utilizzati per spedire in tempo a Roma le matrici delle ricevute. Ora dalla Procura di Salerno guidata da Franco Roberti arrivano alcune notizie su come questi numeri sarebbero stati raggiunti. Iscrivendo minorenni, morti, attivisti di sinistra, persone ignare di tutto. E’ l’ipotesi su cui lavora il pm della Dda salernitana Vincenzo Montemurro che ha disposto il sequestro delle 26.000 tessere staccate nella provincia di Salerno, la più vasta d’Italia per dimensioni del territorio.

Ma l’attenzione degli inquirenti sarebbe concentrata sulle circa 5000 registrate nell’agro-nocerino-sarnese, dove la campagna di adesioni avrebbe goduto di sponsor eccellenti nel clan D’Auria-Frezza Petrosino. E’ il territorio-feudo del consigliere regionale Pdl Alberico Gambino, 27mila preferenze nel 2010, già assessore provinciale e uomo di fiducia del presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli. Gambino è stato arrestato l’estate scorsa (è tuttora in carcere) con l’accusa di essere il capo di un cartello criminale che condizionava e assoggettava politica e appalti al proprio tornaconto personale ed elettorale, minacciando gli oppositori grazie alle sue ‘amicizie’ nelle cosche criminali, ricompensate attraverso piaceri di vario tipo, a cominciare dalla possibilità di continuare a occupare un bene confiscato. E anche se Gambino, per il quale il processo inizierà col rito abbreviato il 29 febbraio, non risulta indagato in questo nuovo filone, la Procura conferma che si tratta di una costola di quell’inchiesta. Per il momento sono state ascoltate un centinaio di persone. Presto saranno spiccati i primi avvisi di garanzia.

Intanto il neo commissario regionale Pdl Francesco Nitto Palma mette le mani avanti: “Non c’è ragione per fermare il congresso. Del resto non prevede il voto per delega: vota solo la gente che si presenta ed è in regola con il pagamento”. L’assemblea di Salerno dovrebbe dunque celebrarsi il primo weekend di marzo. “Nessun sequestro, si tratta di acquisizione di dati. Non ho letto il provvedimento – sottolinea Palma – ma conosco il procuratore Roberti dai tempi della procura nazionale antimafia e so che è un magistrato di grande valore e affidabilità”. Il fatto che abbia controfirmato il provvedimento, rimarca il commissario regionale dl Pdl, “è una garanzia per tutti (in realtà è prassi consolidata dell’ufficio salernitano, ndr). L’unica cosa su cui posso avere perplessità è la necessità di tutelare la privacy dei soggetti che hanno richiesto di tesserarsi con noi. Sono stati acquisiti tutti gli elenchi, non vorrei che domani venisse pubblicato tutto”. Dunque, conclude Palma, “aspettiamo con tranquillità l’esito degli accertamenti. Dovessero emergere irregolarità, non potremmo che essere grati alla procura”. Su eventuali infiltrazioni camorristiche nel tesseramento, Cirielli dice: “Se avessi registrato segnali di questo tipo li avrei denunciati personalmente. I magistrati comunque fanno bene ad andare fino in fondo”. Mentre dal coordinamento provinciale Pdl ricordano che le procedure di iscrizione erano molto aperte: chiunque poteva scaricare i moduli da Internet e spedirli compilati a Roma con le ricevute di pagamento.

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