E’ guerriglia di posizione tra le macerie del gruppo Fondiaria Sai, oggetto di una partita di riassetto molto complicata che da qualche giorno ha un contendente in più, deciso a dare battaglia a Unipol nella conquista dell’ex gioiello assicurativo di Salvatore Ligresti. Palladio Finanziaria, un private equity vicentino espressione dell’imprenditoria e finanza del nord est, e Sator di Matteo Arpe hanno infatti annunciato di detenere rispettivamente il 5,002 e il 3,011 per cento delle quote della società assicuratrice.

Sator, che esce allo scoperto questa sera, ha comunicato di aver iniziato a comprare sul mercato a partire dal 30 gennaio fino a ieri, e cioè da quando Unipol ha dovuto rinunciare al piano che prevedeva la sola offerta pubblica di acquisto (opa) su Premafin ma non sulle controllate Fondiaria-Sai e Milano assicurazioni. Un piano saltato a favore di una soluzione che prevede solo aumento di capitale per le società interessate e fusioni. Nell’incertezza di quei giorni, imputabile anche ai tentennamenti della società di proprietà delle Coop oltre che di Mediobanca e Unicredit, (grandi creditori di Ligresti per n totale di circa 1,6 miliardi di euro), si è materializzata la cordata alternativa che ha iniziato a rastrellare titoli facendo impennare i prezzi di Fondiaria più del 150 per cento.

Le due finanziarie hanno annunciato anche di aver siglato un patto di consultazione per muoversi all’unisono anche in futuro evidenziando che “il patto si fonda sul comune interesse a sostenere l piano di ricapitalizzazione dell’emittente, che rappresenta uno dei principali operatori assicurativi sul territorio nazionale e un patrimonio di persone e organizzazione di primaria importanza”. Dalle comunicazioni emergerebbe la volontà di porsi come soggetto industriale alternativo a Unipol, anche se nessuno dei due esercita quest’attività e sarà da capire in che modo l’Isvap sta monitorando la situazione e se le due società hanno già un piano da presentare ai creditori. I quali tra ieri e oggi hanno mostrato molta insofferenza per l’azione di Palladio e Arpe.

Fondiaria Sai ha chiuso le contrattazioni anche oggi con scambi molto sostenuti e un rialzo pari al 2,55 per cento a 1,65 euro per azione. Poco rispetto ai rialzi delle ultime sedute ma il titolo ha corso già molto e probabilmente domani sarà una giornata di nuovo vivace. Per Unipol, che vede la partita complicarsi, un calo del 3,8 per cento,

Articolo Precedente

Crisi greca, previsti oltre 160mila
disoccupati nel settore commercio

next
Articolo Successivo

Norme antiriciclaggio: Ior, ecco le carte
che inchiodano il Vaticano sulla trasparenza

next