Per il Pdl a Milano e provincia è necessaria “una conduzione esperta, capace, in grado di far ripartire il partito che in questi ultimi tempi ha mostrato un elettroencefalogramma piatto”. Non usa mezzi termini il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, per criticare il suo partito. E lo fa con un video su youtube con cui lancia la sua candidatura al congresso provinciale milanese in programma domenica prossima. L’ex coordinatore regionale del Pdl, del resto, non ha mai accettato la sua sostituzione, voluta dal premier, con Mario Mantovani. E non a caso Podestà ricorda  “la sconfitta di Milano che per tanti aspetti ci siamo voluti e meritati” e ha sostenuto che “da quel momento in avanti il partito non è più esistito”. Riferendosi alla vittoria di Giuliano Pisapia e al caso di Lassini, il candidato nella lista di Letizia Moratti che si prese la responsabilità dei manifesti “Fuori le Br dalle procure”, fortemente difeso da Mantovani.

In pieno stile Berlusconi, Podestà parla seduto alla sua scrivania. “La grande Milano è il territorio che amo”, esordisce. “Vogliamo difendere la legalità – ha detto in un altro passaggio del video – e alcuni episodi recenti ci fanno capire come l’asticella debba essere alzata. Non è pensabile che alcuni tra noi abbiano dei comportamenti contrari al convivere civile, alle regole, alle leggi. Candidandomi – ha concluso – credo di fare un gesto d’amore nei confronti del nostro partito perché i congressi, che sono il sale della democrazia all’interno di un partito, non siano finti ma veri, dove si confrontano idee, programmi e personalità”.

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