Rimborso integrale per chi ha rinunciato a viaggiare o per chi ha subito un ritardo superiore alle 4 ore. Rimborsi parziali invece a partire dai 60 minuti. Lo annuncia Trenitalia che tenta di porre una toppa al sostanziale blocco della circolazione ferroviaria delle ultime 48 ore. Ma alle associazioni dei consumatori non basta e, se le cose non cambieranno, contro l’azienda dell’ad Moretti arriverà una denuncia per interruzione di pubblico servizio e una class action. A spiegare il perché Federconsumatori che snocciola dati diffusi dalla stessa Trenitalia: “Alla prima nevicata si sono fermati 2mila treni su 8mila: il 25%. Sostanzialmente il servizio universale che riguarda la maggioranza dei pendolari non funziona perché in inverno fa freddo e nevica. I contribuenti italiani pagano, per i treni regionali, il 70% del costo del servizio, mentre l’altro 30% è pagato dai viaggiatori con il biglietto”.

“Finora – hanno spiegato Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – non abbiamo riscontrato, nelle dichiarazioni dei rappresentanti di Trenitalia, nessuna giustificazione plausibile per il fermo di oltre 2000 treni. Quello che sappiamo è che le cause principali riguardano il blocco degli scambi, il congelamento dei cavi che alimentano i treni e la vetustà dei locomotori, che non prevedono difese sufficienti dal freddo e dal ghiaccio. Tutte motivazioni che una gestione attenta potrebbe prevedere e risolvere con la manutenzione e gli investimenti necessari”. Poi la staffilata: “Trenitalia non se la può cavare con un rimborso del biglietto dopo ritardi di 4 ore. Se non cambierà posizione avvieremo una class action e sporgeremo denuncia per interruzione di servizio pubblico”.

Non è tutto. Un risarcimento è stato chiesto anche per l’odissea del treno Cesena-Forlì, rimasto bloccato per più di 6 ore in mezzo alla neve. “Il risarcimento – spiega Altroconsumo in una nota – dovrà ricompensare tutti i passeggeri non solo per il ritardo ma anche per i gravi disagi che hanno subito a causa dell’incapacità da parte di Trenitalia a gestire con efficienza l’emergenza, nonostante l’ondata di maltempo fosse stata ampiamente prevista”.

Intanto in Emilia-Romagna Trenitalia comunica che 7 treni su 10 starebbero circolando regolarmente. In rete però continuano a fioccare le proteste e le denunce. Dito puntato contro il servizio informazioni dell’azienda, i frequenti guasti alle locomotrici e le condizioni pessime degli stessi treni. “Ragazzi – si lamenta un internauta su Facebook – ma non si può portare in tribunale Trenitalia per interruzione di pubblico servizio? Non posso stare a casa dal lavoro una settimana perché non sono in grado di gestire una rete ferroviaria con -5°C!”

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