“Lo spread si abbasserà ancora”, ha detto ieri sera in tv il presidente del consiglio Mario Monti. Ed il differenziale tra titoli di Stato italiani e Bund tedeschi, dopo aver toccato ieri un nuovo minimo dall’inizio dell’anno a 383 punti con rendimento al 5,68% oggi, dopo essere salito fino a 390 punti, ha raggiunto quota 374 punti base con il rendimento del Btp a 10 anni, sceso al 5,60%. Ed il rendimento del Btp a 2 anni è scivolato sotto il 3%, per la prima volta da giugno, terminando la seduta al 2,99%.
Le borse, dopo le chiusure positive di ieri, con Piazza Affari ‘maglia rosa’ che ha guadagnato il 2,76 per cento, oggi si sono mosse più cautamente: l’indice Dax di Francoforte è salito dello 0,59% a 6.655,63 punti. A Parigi, il Cac 40 ha segnato un progresso dello 0,27% a 3.376,66 punti, mentre l’Ftse 100 di Londra è avanzato dello 0,09% a 5.796,07 punti. Per Madrid +0,87%. A Milano l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,07% a 16.276 punti trainata da Mps, balzata dell’8% in un comparto bancario generalmente forte. Rialzi oltre la media anche per Mediaset e Parmalat; contrastati energetici e industriali. Fuori dal Ftse Mib, balzi a due cifre per Fonsai e Benetton.

Ed i primi buoni segnali, derivanti dal positivo andamento del mercato in Europa dell’ultima settimana, inducono anche Standard & Poor’s a prevedere, nel secondo semestre del 2012, la fuoriuscita dell’Eurozona da una “recessione soft”. “Riteniamo – dice Jean-Michel Six, capo economista di S&P – che il pendolo continui ad oscillare verso una leggera recessione, anche se i rischi di un peggioramento non sono ancora diminuiti”. L’agenzia stima una crescita zero per l’Eurozona nel 2012 e un Pil a +1% nel 2013. E ottimista si è mostrato anche Olli Rehn, commissario dell’Unione agli Affari economici, che ha spiegato che se i governi Ue prenderanno le giuste misure, la “lieve recessione” che si sta attraversando sarà di “breve durata”. In particolare, Rehn ha espresso fiducia per il piano di riforme del governo italiano “che – a detta sua – si sta guadagnando la stima dei mercati”. Il “problema” più attuale per l’Eurozona resta quello della Grecia. Per Rehn “ha bisogno di altri 15miliardi e quindi chiediamo agli altri Stati un sforzo in più”. Ma , assicura il commissario Ue, “entro il fine settimana” dovrebbe arrivare l’accordo tra i creditori privati e il governo greco sulla ristrutturazione del debito.

Intanto è andato a buon fine il Trattato tra i rappresentanti europei sul fondo salva-stati permanente Esm: il presidente permanente della Ue, Herman Van Rompuy, ha ufficializzato la firma del Trattato e, in una nota, ha precisato che il fondo avrà una capacità di 500 miliardi di euro, grazie ad un capitale sottoscritto da 700 miliardi, e che l’adeguatezza di Esfs e Esm sarà rivista il primo marzo. Il fondo sarà una istituzione finanziaria internazionale con base in Lussemburgo. Nel testo del trattato si specifica che lo stock di capitale autorizzato ammonta a 700 miliardi, suddiviso in sette milioni di quote da 100.000 euro e che “il consiglio dei governatori potrà chiedere in qualsiasi momento” il versamento del capitale autorizzato (pari a 620 miliardi).

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