Il ministro Fornero si augura che “l’incontro sia fruttuoso”. Dopodiché avverte: “Il governo sa e farà di tutto per prendere il treno delle riforme. E se lo facciamo insieme siamo contenti altrimenti il governo cercherà comunque di farlo”. Il collega Passera porta il carico da novanta: “Si parlerà di articolo 18, ma non solo. A volte le tutele sono eccessive”. Il tavolo è iniziato questa mattina a palazzo Chigi. Presente anche il viceministro Michel Martone. Non parteciperà, invece, il presidente del Consiglio Mario Monti.

Per le organizzazioni dei lavoratori e delle imprese, ci sono i leader di Cgil, Cisl e Confindustria, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni ed Emma Marcegaglia, insieme al direttore generale Giampaolo Galli. Assente il vicepresidente per le relazioni industriali, Alberto Bombassei, impegnato in un giro di incontri in vista della successione alla presidenza di Confindustria. Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, è in arrivo da Torino, dove ieri ha partecipato all’incontro con l’ad della Fiat. Per Rete Imprese Italia partecipa il presidente di turno, Marco Venturi; per l’Alleanza delle cooperative, il presidente Luigi Marino; per l’Ugl il segretario generale, Giovanni Centrella.

Il ministro Fornero ha poi chiesto alle parti sociali un nuovo incontro tra dieci giorni. Chiaro l’obiettivo: fare in fretta. Da qui la proposta di gruppi di lavoro con modalità flessibile” per discutere dei vari capitoli della riforma del mercato del lavoro”. Quindi spiega: “Dato che abbiamo tempi stretti il governo è disponibile a parlarvi congiuntamente o separatamente già dalla prossima settimana, poi potremo fare altri incontri di questo tipo”. Lo scopo del governo “non è aiutare i lavoratori a discapito delle imprese o viceversa”, il disegno “è di grande repiro”. Il governo, comunque, secondo quanto si apprende vuole “rafforzare la posizione dei lavoratori, sia di quelli che gia’ hanno un lavoro che di quelli che lo cercano”.

Al termine dell’incontro, la prima reazione è arrivata da Emma Marcegaglia. ”Nessun documento è stato presentato dal ministro Fornero, che ha indicato gli obiettivi che il governo si pone con questa riforma ricordando che è importante per l’Europa e i mercati” ha detto il presidente di Confindustria, il quale poi ha aggiunto di aver “ribadito con forza che l’Europa, i mercati, gli investitori aspettano di vedere come faremo questa riforma, è un elemento essenziale. Questa riforma è fondamentale”. La Marcegaglia, poi, ha poi parlato dell’articolo 18: ”Siamo totalmente d’accordo con quello che ha detto ieri il premier Monti, l’articolo 18 non deve essere più un tabù, crea una dicotomia drammatica, pesantissima all’interno del mercato del lavoro. Quindi questo tema è posto, è sul tavolo, noi lo sosteniamo. Vorremmo che si arrivasse a questa formulazione – ha annunciato il numero uno degli industriali – : reintegro per tutti i casi di licenziamento discriminatorio, negli altri casi ci deve essere una indennità di licenziamento. Il ministro Fornero ha parlato di licenziamenti per motivi economici, senza il tema del reintegro ma solo con l’indennità di licenziamento. Il tema è sul tavolo”.

Chiaro il parere di Confindustria anche sul tema della cassa integrazione. Emma Marcegaglia ha detto che “sugli ammortizzatori sociali il ministro ha spiegato che uno strumento di cassa integrazione ordinaria e, questa volta anche su nostro suggerimento e dei sindacati, ha aggiunto anche di cassa straordinaria, che serve per ristrutturazioni e riorganizzazioni industriali, verrà mantenuto”. Posto fisso? “Nella situazione in cui siamo il posto fisso, come tale, non c’è più, dobbiamo prendere atto di questo” ha risposto Marcegaglia alle polemiche dopo la frase di Mario Monti sulla “monotonia” del posto fisso. “Penso che il presidente lo dicesse in una logica, soprattutto per un giovane, di fare più esperienze, che è utile e arricchisce, crea più professionalità” è stata la ricostruzione del leader degli industriali.

Soddisfatto dell’esito dell’incontro anche il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. “Le premesse sono migliori di quelle dell’altra volta” ha detto il sindacalista, secondo cui adesso sono “più chiari” i temi sul tavolo. “Ora si capisce qual è il problema – ha detto Bonanni – ci sarà una discussione che continuerà per circa un mese, probabilmente la prossima settimana ci si vede di nuovo con il governo. Intanto le parti sociali potranno tentare di organizzare proposte, risposte, soluzioni”. ”Abbiamo apprezzato molto e spero che su questo il governo sia davvero coerente, la volontà di far pagare di più la flessibilità e di contrastare la flessibilità cattiva” ha detto Bonanni, il quale poi ha aggiunto che “non è la flessibilità che ci preoccupa, ma quella usata in modo fraudolento, come le false partite Iva”. Per quanto riguarda l’apprendistato, per il leader Cisl è “l’elemento di maggiore convinzione” per aiutare i giovani ad entrare “più speditamente” nel mercato del lavoro e la necessità di “rafforzare gli incentivi”. E ha evidenziato l’importanza anche di agire sui “contratti di reinserimento”.

Per quanto riguarda il tema dell’articolo 18, invece, il sindacalista Cisl ha chiesto moderazione al governo: “Invitiamo il governo ad una maggiore cautela sia nel modo di parlare che nel modo di agire”, ha detto Bonanni, dopo aver parlato dell’articolo18 usato “per coprire altro”. “Ci prenderemo la nostra responsabilità – ha detto  -: vogliamo che si tratti, che si arrivi ad una soluzione. Le imprese stesse non ne fanno una bandiera”.

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