Cinema

Hollywood Party. I divi e la politica

Un saggio dell'americano Steven J. Ross sviscera il rapporto tra Studios e Casa Bianca, cinema e potere, e dimostra come gli attori di destra abbiano più influenza e fascino dei colleghi di sinistra. E in Italia?

di RQuotidiano
Le idi di Marzo di George Clooney - nella foto George Clooney - PM Collection

Il successo della destra è una questione di immaginario: i conservatori, infatti, adottano l’accattivante strategia «della paura e della rassicurazione», mentre i progressisti «predicano colpa (guerre, segregazioni razziali…) e speranza». Ciò vale sia al cinema sia in politica, come dimostra il pamphlet di Steven J. Ross Hollywood Left and Right: how movie stars shaped American Politics (Hollywood, destra e sinistra. Come le star del cinema hanno formato la politica americana), pubblicato da Oxford Press alla fine del 2011 e ancora inedito in Italia. Alessio Altichieri lo recensisce sulle pagine di “Saturno” in edicola domani, venerdì 3 febbraio: che ruolo giocano i partiti nell’industria cinematografica? Ma, soprattutto, che peso e potere hanno i divi di Hollywood? Nonostante l’attivismo di molti attori e registi liberal, vedi Clooney, sono le star di destra ad aver influenzato la storia politica americana, da Reagan a Schwarzenegger. E in Italia? Chi influenza chi? Malcom Pagani ripercorre l’esperienza artistica di alcuni fra i più impegnati registi di oggi e di ieri: Elio Petri, Francesco Rosi, Marco Bellocchio, Emanuele Crialese, Nanni Moretti, Paolo Sorrentino.

E poi, come ogni settimana, su “Saturno” troverete recensioni di libri, mostre, film, due pagine multimediali e le rubriche di Antonio Armano, Alessandro Bergonzoni, Gianni Canova, Marco Filoni, Giovanni Pacchiano e Camilla Tagliabue.

Infine, chi pungerà la Vespa di Riccardo Chiaberge?

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