Si è appena conclusa la 1^ giornata del girone di ritorno della Serie A. Che, per la prima volta, si è giocata a distanza di un mese dall’andata a causa dello sciopero dei calciatori di quest’estate. La Lega Calcio lì punì facendo recuperare la prima giornata di sera, in un siberiano 21 dicembre 2011. L’altra punizione era  mettergli anche le catene ai piedi, ma poi non se ne fece nulla, peccato.

La Juventus, sotto la neve, ha azzittito quelli che dubitavano che la Juve vincesse partite su partite solo per fortuna: ora ne hanno la certezza.  I bianconeri, ancora una volta in maglia rosa ambigua, battono l’Udinese di Antonio Di Natale, che accenna segni di evidente vecchiaia (sotto la neve i reumatismi iniziano a farsi sentire): 2 a 1 e restano in testa alla classifica. Quando finirà la fortuna rispolvereranno lo “Stile Juventus”, ovvero le flebo di epo, che tanto bene hanno fatto ai capelli di Conte.

Il Milan, che probabilmente a giorni sarà rinviato a giudizio per aver sequestrato 5 giorni in un albergo di Milano Maxi Lopex, controlla a vista la Juve e batte 3 a 0 il Cagliari grazie alle reti di Ambrosini, che giocava già dai tempi di Boniperti, Nocerino (che è stato pagato quanto un monolocale a Milano2) ed Ibrahimovic. C’è stato un momento nostalgico quando Pippo Inzaghi si è tolto il plaid da pensionato per una passeggiatina sull’erba di San Siro, senza bastone al seguito. Silvester Stallone ha dichiarato dopo la partita “Rifiuto ogni accostamento con i miei ultimi film, Rocky 6 non è stato così penoso”.

Un altro pensionato del campionato è Miroslav Klose, finora l’uomo in più della Lazio: a dimostrazione del fatto che le persone “diversamente giovani” sono ancora utili alla società, ha realizzato 12 gol con la doppietta di domenica ai danni del Chievo. Da segnalare in ambito calciomercato che è stato ceduto Cissè. Lotito avrebbe dichiarato “Quando l’ho preso non pensavamo fosse negro”.

L’Inter ha scoperto la cura di Ranieri “Gioca male e vincerai, gioca bene e perderai”. L’allenatore romano, famoso per esser l’unico ad aver allenato molte grandi squadre senza vincere nemmeno il trofeo “Scapoli contro Ammogliati”, ha inflitto un ulteriore sfregio al calcio: a Lecce sostituisce l’unico profeta del bel gioco in casa Inter, Sneijder, con “il nuovo Kakà” Ricky Alvarez, che per ora di Kakà ha solo lo stimolo.

Arriva il momento della promessa del campionato, la Roma. Barcellona B per gli amici, ha voluto copiare in tutto e per tutto gli amici catalani: il Barça pareggia e loro anche; il Barcellona è a -7 dal primo posto, la Roma a –13 ma il campionato è ancora lungo. Come dice sempre il presidente Di Benedetto, che in realtà pare sia Benny Hill sotto falso nome,“ Roma non è stata costruita in un giorno”. Se poi i tempi saranno quelli della Metro C, i tifosi della Roma dovrebbero iniziare a preoccuparsi.

di Matteo Pontes

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