Gli etruschi, i romani, i Bentivoglio, Carlo V e Napoleone, Carducci e Guglielmo Marconi. Le trentaquattro stanze di Palazzo Pepoli da oggi diventano ufficialmente il Museo della Storia di Bologna, ultimo tassello del “rinascimento” postmoderno bolognese denominato Genus Bononiae – Museo nella città, sotto l’egida e le coordinate bancarie del presidente della Fondazione Carisbo, Fabio Roversi Monaco.

Ieri sera l’inaugurazione ufficiale in via Castiglione 8 a Bologna per i 6200 metri quadrati, di cui 3mila espositivi, con 37 stanze/sale a disposizione gratuitamente al pubblico da oggi, 28 gennaio 2012, e per un ancora un lasso di tempo illimitato. La storia della città viene proposta in una ricostruzione subito tattile, il selciato in pietra, datato almeno duemila secoli, subito nella prima stanza difficile da pestare, per poi proseguire e prorompere in migliaia d’anni di storia, cultura, arte e folclore che sfociano in spazi tridimensionali (la Bologna delle acque) e multimediali (una coda contemporanea novecentesca alquanto triste e depressiva, ma non è colpa del munifico presidente).

Il debutto del gioiellino storico-divulgativo avviene proprio nel giorno in cui Bologna si appresta a ripetere il tutto esaurito della Notte bianca di Arte Fiera, con musei, gallerie e spazi espositivi aperti in città fin ad ora tarda anche se l’anno scorso molti chiusero a mezzanotte e si sa, almeno una volta all’anno, non tutti sono Cenerentola.

Sono una cinquantina i luoghi che manterranno i loro portoni aperti per una sera tra cui il MAMbo, Palazzo Re Enzo, Cortile di palazzo d’Accursio, Musei Civici, le gallerie d’arte private e ovviamente tutti gli spazi espostivi che ruotano attorno all’edizione 2012 di Arte Fiera, Bologna Art First.

Per info:  http://www.artefiera.bolognafiere.it/eventi/art-white-night/

d.t.

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