La popolazione residente in Italia supera quota 60 milioni: di questi meno di 56 milioni sono italiani (con una perdita netta di 65mila unità rispetto al primo gennaio dell’anno scorso) e 4 milioni quelli stranieri, con un aumento di 289mila unità. E’ l’Istat a fotografare l’andamento demografico del Paese: in termini assoluti l’incremento è di 224mila unità in più. Al primo gennaio 2012, i residenti in Italia sono 60 milioni 851mila. Il 61% popolazione straniera risiede nel Nord, il 25% nel Centro, il 14% nel Mezzogiorno. Nel Centro-nord l’incidenza di stranieri sulla popolazione complessiva supera ampiamente il 10%, con un massimo dell’11,9% in Emilia-Romagna; viceversa nel Mezzogiorno dove la quota è di poco superiore al 3%, con un minimo del 2,5% in Puglia e Sardegna.

Gli italiani confermano la loro longevità: gli ottantenni sono arrivati a rappresentare il 6,1% della popolazione totale e il numero di persone ultracentenarie, ha superato la soglia di 17mila. Tra loro 600 sono supercentenari (hanno superato i 105 anni). La persona più vecchia d’Italia ha superato i 113 anni di vita ed risiede in Veneto. I nuovi nati nel 2011 sono 556mila, seimila in meno rispetto al 2010. L’82% delle nascite proviene da donne italiane, il restante 18% da straniere. Il numero di morti nell’anno è pari a 592mila, quattromila unità in più dell’anno precedente. Ne deriva, per il quinto anno consecutivo, una dinamica naturale della popolazione di segno negativo per oltre 36mila unità.

L’età media dei residenti in Italia è di 43,7 anni di cui 44,7 per i cittadini italiani e 32,2 per gli stranieri: il 14% della popolazione ha fino a 14 anni, il 65,3% è compreso nella fascia d’età fra 15 e 64 anni e il 20,6% ha più di 65 anni.

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