È più di un mese che Salvatore, il responsabile della nostra campagna Energia e Clima, non mette piede a Roma, la città in cui lavora. Non può. Il foglio di via obbligatorio – che gli ha imposto il Questore per la protesta non violenta in difesa del clima davanti a Palazzo Chigi – non è ancora stato ritirato.

Nel nostro Paese l’attivismo è come un crimine. Se protesti per denunciare gli impatti dei cambiamenti climatici vieni allontanato come si fa con le persone pericolose, moleste o dedite ad attività mafiose. E diventi bandito.

Se un attivista di Greenpeace è bandito, tutti noi siamo banditi del clima. Se credi anche tu che difendere il clima sia un atto di responsabilità civile – e non un atto criminale – scegli di far parte dei www.banditidelclima.org. Vai sul sito, compila il form e carica la tua foto.

Il foglio di via imposto a Salvatore per due anni è un provvedimento grave e inaccettabile. Per denunciare quest’ingiustizia e fare rumore, dobbiamo essere in tanti. Partecipa alla protesta e diffondi www.banditidelclima.org tra i tuoi contatti, sul tuo profilo Facebook e Twitter. Quanti banditi riusciremo a localizzare?

Articolo Precedente

Tav: ma l’Italia è davvero la culla del diritto?

next
Articolo Successivo

Milano, questione ex Area Enel: senze idee
e progetti, non si può ridisegnare la città

next