L’Italia ”può fare il lavoro da sola”: l’invito a sospendere l’intervento della Banca Centrale Europea sui bond italiani arriva direttamente dalla Germania. A parlare è il capo dei consiglieri economici della cancelliera Angela Merkel, Wolfgang Franz, che in un’intervista a Bloomberg Television ha bocciato il sostegno della Bce sui titoli italiani. Un consiglio che arriva all’indomani dell’intervento del presidente del Consiglio Mario Monti: Berlino deve “fare di più per l’Italia”. Perchè Roma ha fatto quello che doveva sul fronte del rigore ma ora deve “vedere miglioramenti in altre aree”. E cioè sui tassi di interesse. La presa di posizione del Professore, intervistato dal Financial Times, era arrivata proprio nel giorno in cui Nicolas Sarkozy ha mandato in fumo il vertice di Roma con Monti e la Merkel. Quel trilaterale che, a meno di due settimane del Consiglio Ue di fine mese – cruciale per il Patto di Bilancio e la risposta alla crisi – doveva essere l’occasione per fare il punto su molti nodi: dalla crescita, agli strumenti ‘salva stati’ ma anche un’occasione per mettere a punto una strategia comune sulle agenzie di rating alla luce delle nuove ‘bocciaturè. Ma che, al di là dei contenuti, avrebbe anche, sancito definitivamente il rientro di Roma nel club della governance europea.

Intanto le agenzie di rating continuano la loro azione: dopo Standard&Poor’s, ecco Fitch. Venerdì scorso il downgrade di S&P, oggi la notizia di possibili, nuovi declassamenti per la credibilità dell’economia italiana. “Ci sono buone possibilità che ci possa essere un downgrading da qui a fine gennaio”: parola di Alessandro Settepani, senior director di Fitch Italia, che dopo aver pronosticato il giudizio dell’agenzia di rating ha spiegato i motivi che potrebbero portare al nuovo provvedimento dell’agenzia di rating. Gli interventi portati avanti dal governo Monti – è il ragionamento di Settepani – rappresentano “un’azione utile, seria e credibile. Ma, con i tassi alti, c’è il problema del costo di rifinanziamento, questo il fattore chiave”.

Quella sul possibile downgrade dell’Italia, tuttavia, non è l’unica presa di posizione di Fitch, che ha previsto il default della Grecia per insolvenza. Questa volta, il parere è del responsabile dei rating sovrani europei di Fitch Rating, Edward Parker, secondo cui l’accordo per imporre perdite ai creditori privati è da considerare default. Anche per questo la crisi europea – ha detto Parker in un’intervista alla Bloomberg – sarà prolungata. Immediata, tuttavia, la reazione dell’Ue. ”Non abbiamo nessun commento. Possiamo solo prenderne nota e continuare a lavorare basandoci sulle decisioni di chi è stato democraticamente eletto ed è responsabile verso il parlamento e le istituzioni europee”: ha detto il portavoce di Rehn.

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