Un vertice di maggioranza. Presieduto da Mario Monti. Per la prima volta da quando si è insediato a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio tecnico riunisce i leader politici dei partiti che sostengono il suo esecutivo. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, del Pd Pierluigi Bersani e Pier Ferdinando Casini dell’Udc in rappresentanza del Terzo Polo. Il confronto ufficialmente è circoscritto all’Euro e all’Europa, anche se attenzione sarà rivolta alle liberalizzazioni che il premier oggi ha ribadito voler definire entro questa settimana, e Alfano ha tenuto a escludere con forza la nascita di “una grande coalizione” politica. Il pranzo a Palazzo Chigi è cominciato poco dopo le quattordici.

“Con Monti il rapporto è ottimo”, ha dichiarato il segretario del Pdl. “E’ una persona preparata e arguta” ed è ora che “batta i pugni sul tavolo in Europa”. Gli alleati politici? “Con Casini il rapporto è di antica frequentazione” mentre “con Bersani è circoscritto a questa fase, durante la quale sono già emersi, a partire dalla manovra finanziaria, approcci e opinioni differenti: sostenere lo stesso esecutivo non ci ha fatto cambiare idea”. Quanto alle liberalizzazioni, “la prossima settimana leggeremo il decreto” ma “il presidente del Consiglio ci è parso condividere il nostro approccio. Siamo tutti d’accordo. Ma prima vengono grandi reti, autostrade, sistema bancario. Alla fine farmacisti e tassisti”. Infine, sul sostegno del Pdl a Monti, “un esecutivo che non è stato eletto dai cittadini – ha detto Alfano – si regge sugli obbiettivi che consegue. Al suo atto di nascita il Pdl non ha posto scadenze: ritenevamo e riteniamo più serio e responsabile ancorare il senso di questa esperienza ai risultati”.

Monti oggi ha avviato una serie di incontri con le istituzioni europee e con i primi ministri di Gran Bretagna, Francia e Germania per chiarire il punto di vista e il percorso che l’Italia intende seguire. E, proprio per non dare alibi ai mercati e alle agenzie di rating che speculano sulla natura e possibile durata del governo, il premier incontrerà all’ora di pranzo anche i leader dei principali partiti che sostengono il governo per mettere a punto le linee di quella che sarà ufficialmente la posizione dell’Italia in Europa, una linea nazionale che dovrà essere unitaria, condivisa e, soprattutto, certificata il prima possibile in Parlamento.

Del Governo, oltre a Monti, al vertice parteciperà anche il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi. Mercoledì Monti incontrerà il britannico Cameron. La Gran Bretagna è contraria alla riforma dei trattati e ad una tassa sulle transazioni finanziarie. Monti vorrebbe che Londra fosse meno distante dal resto della Ue.

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