Idv, 5 Stelle, Sel e Pd prendano una ferma posizione contro l’emergenza Equitalia e costringano il presidente del Consiglio, Mario Monti, a fare altrettanto. La Rete è invasa di proteste, specialmente su Facebook e su You Tube. Leggo storie – triste e assurde – di prevaricazione e comportamenti discutibili. E c’è tanta rabbia. Ecco poi la cronoca degli ultimi tre mesi.

Tra luglio e novembre gli agricoltori e i pastori sardi alzano barricate contro Equitalia. Sono soffocati dalle cartelle esattoriali, dai tassi di interesse altissimi, dai pignoramenti dei terreni per  una “legge truffa” della Regione sarda (poi dichiarata illegittima della Unione Europe). Qui un video della protesta, con centinaia di manifestanti che gridano lo slogan: “Equitalia, siete usurai legalizzati!”.

All’inizio di novembre gli studenti di Palermo incendiano le cartelle esattoriali davanti alla sede di Equitalia e protestano con striscioni. Lo slogan: “Equitalia strozzini”. Ecco uno dei video segnalati su Facebook.

A Roma il 9 dicembre un pacco bomba frantuma le dita del direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, ed un altro plico esplosivo è stato intercettato dalla polizia nei giorni seguenti.
Il 22 dicembre i cittadini veneti protestano davanti alla sede di Equitalia, esasperati dai tassi di interesse altissimi. Denunciano  i numerosi casi di suicidio degli imprenditori soffocati dalle rischieste di pagamento. Lo slogan: “Assassini”. Qui il video.
Il 27 dicembre esplode a Olbia una bomba contro la sede di Equitalia.
Il 31 dicembre altre due sedi di Equitalia vengono date alla fiamme (Foggia e Modena).

Finora solo il Movimento 5 Stelle ha preso una posizione netta sul modo di operare di Equitalia, attraverso le parole del suo ispiratore Beppe Grillo. Il 1 gennaio, nel post intolato “I botti di fine anno di Equitalia” il comico genovese scrive: “Non c’è umanità in tutto questo e neppure buon senso. Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda”.  Parliamo di una Società per Azioni controllata al 51% dalla Agenzie delle Entrate e al 49& da Inps. Il consiglio di amministrazione è composto da sette persone: Attilio Befera (presidente), Antonio Mastropasqua (vicepresidente), Vincenzo Busa, 
Vittorio Crecco, 
Stefano Crociata
, Felice Serino, 
Francesco Tinelli (consiglieri). Queste persone devono rispondere al presidente del Consiglio, Mario Monti, del clima che si è creato negli ultimi mesi, che mette in pericolo la vita degli impiegati di Equitalia che vivono di stipendio, oltre alle migliaia di vite di pensionati, lavoratori e imprenditori esasperati dalla pressione fiscale, dagli aumenti e dalla crisi economica. E’ una situazione esplosiva, appunto.

Del resto basta leggere i commenti sulla pagina fan di Grillo per capire che qualcosa non va. Il sentimento di rabbia è alimentato anche da altre notizie che vengono linkate nei social network. Come la storia di un anziano ottantenne ligure che nel 2011 perde la casa per una multa di 63 euro. Il pm Francesco Pinto ha rinviato a giudizio quattro persone, tra cui Piergiorgio Iodice, direttore ligure di Equitalia.

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