Nicola Santoni, ex calciatore di Bari e Ravenna, ora preparatore atletico dei portieri

Nicola Santoni, preparatore atletico del Ravenna e uomo chiave nell’inchiesta calcioscommesse, sarà interrogato oggi dal pm di Cremona Roberto Di Martino. Ma la questione che anima i giornali sportivi e non è un’altra, cioè l’intercettazione telefonica in cui si parla di tre calciatori della Nazionale “malati di scommesse”. Santoni, arrestato il 19 dicembre, viene intercettato mentre parla al telefono con un certo “Maurinho” e si sfoga: “Il calcio è tutto truccato. C’è Buffon che gioca anche lui, 100-200mila euro al mese, lui, Gattuso e Cannavaro sono proprio malati”. Ma questa intercettazione (risalente al 30 settembre scorso) per ora, non ha trovato riscontro nelle indagini, ed è lo stesso legale del preparatore dei portieri a “scagionare” i tre campioni del mondo del 2006: “Tengo a precisare che Nicola Santoni non ha mai conosciuto i predetti calciatori nè con gli stessi ha mai avuto alcun rapporto, nemmeno indirettamente”, spiega in una nota il legale Lorenzo Tomassini. “Appena possibile chiederò l’ascolto di tutte le intercettazioni, telefoniche ed ambientali – ha detto Tomassini – con la convinzione che la contestualizzazione dei colloqui, primo tra i quali quello in argomento, relegherà molti ‘scoop’ al rango di chiacchiere da bar”.

Ma quello che emerge dagli interrogatori di ieri è che lo scandalo calcioscommesse è destinato ad allargarsi: Carlo Gervasoni, calciatore del Piacenza ex Albinoleffe, è stato sentito dal Procuratore della Repubblica di Cremona per cinque ore. Avrebbe fatto i nomi di 15 calciatori della serie A e B (nessuno dei quali famoso), parlando anche di tre partite di serie A, due delle quali andate com’era stato concordato dagli scommettitori. A Gervasoni sono stati concessi i domiciliari per la “piena collaborazione” all’inchiesta sul calcioscommesse. Il 29 gennaio toccherà all’ex di Juventus, Roma e Inter, Luigi Sartor, rispondere alle domande del giudice e il cui avvocato, Antonino Tuccari, si appresta a depositare un’istanza di scarcerazione ai giudici del Tribunale del riesame di Brescia. L’ultimo ad essere sentito, in questa tornata, sarà l’atalantino Cristiano Doni, che da sabato è ai domiciliari.

A fare il punto sulla seconda tranche dell’inchiesta ‘Last Bet’ è lo stesso pm di Cremona intervistato da Sky: “Sono stati acquisiti elementi che hanno consentito di arricchire ulteriormente l’indagine. La prima fase non ha interrotto l’attività illecita, gli ultimi episodi facevano riferimento a partite del 30 novembre di quest’anno”. Gli interrogatori sono in corso, il secondo filone ha portato nel mirino degli inquirenti altre partite sospette fra cui anche Lazio-Genoa, Lecce-Lazio e Palermo-Bari di serie A. Secondo il pm, invece, non ha alcuna rilevanza il fatto che in una intercettazione ambientale vengano fatti i nomi di tre azzurri, indicati come forti scommettitori: “Tante cose si dicono così per dire, un’intercettazione non è un interrogatorio. Il fatto che calciatori scommettano è privo di rilevanza sotto un profilo penale. Le scommesse di un calciatore possono avere un significato dal mio punto di vista solo se collegate a partite truccate, altrimenti non destano alcun interesse”, dice Di Martino.

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