Crescita, ammortizzatori sociali e lavoro a termine più caro. Questa la ricetta del Partito democratico per il lavoro secondo il responsabile economico del partito Stefano Fassina. “Non c’è nessuna relazione tra facilità di licenziamento e crescita economica e occupazionale”, ha detto Fassina alla Camera del lavoro di Milano, ospite della Cgil per un seminario su articolo 18 e flexicurity. In linea con le più recenti affermazioni del segretario Pierluigi Bersani, il responsabile per l’economia ribadisce quanto scritto giorni fa sulla sua pagina facebook in risposta alle dichiarazioni del ministro Elsa Fornero: “Promuovere i licenziamenti incentiverebbe le imprese a rimanere in una competizione di costo del lavoro invece che di innovazione”. Per quanto riguarda il precariato, secondo il Pd la strada è quella dell’apprendistato come unica forma di lavoro a termine, “agevolato per il periodo di apprendistato”, chiarisce Fassina, “e agevolato nel passaggio al lavoro a tempo indeterminato”. di Franz Baraggino

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