Dai comuni virtuosi giungono in queste ore alcune idee/progetti davvero interessanti e utili per rimettere in discussione uno stile di vita e un approccio culturale consumistico relativamente al Natale in tempo di crisi…

Alcuni comuni, Colorno (PR)Corchiano (VT), hanno avviato il progetto “Riciclalbero“, e grazie ad una collaborazione con le scuole del territorio sono stati addobbati alberi di Natale con materiale di recupero e riciclato. A fine feste, gli alberi non verranno gettati ma consegnati a cittadini residenti che li ospiteranno nei rispettivi giardini.
In altre realtà invece, come nel caso del Comune di Berlingo (BS), si è invece scelto di non illuminare a giorno il paese con leclassiche lucine di Natale, dirottando il risparmio economico sul bilancio comunale per iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale. Ecco come si rivolge ai propri cittadini residenti l’assessore di Berlingo Anna Dessole, promuovendo l’iniziativa nella comunità. L’invito, a tutti gli amministratori in ascolto, è di prendere esempio e spunto da queste iniziative per proporre nel proprio territorio analoghe esperienze.

“Già da qualche tempo ovunque si respira un’atmosfera speciale fatta di luci, colori e addobbi. La luce domina ovunque a pieno titolo; lungo le strade e nelle vetrine c’è uno sfavillio festoso, che conferisce al tutto, anche di sera, la luminosità del giorno. Gli acquisti stanno assumendo un ritmo vertiginoso: è un crescente correre da un negozio all’altro per le famose compere natalizie. Purtroppo il consumismo è diventato, anche nei momenti critici come il presente, lo stile di vita della maggior parte della popolazione. Oggi il Natale si identifica per lo più con le feste familiari, conviviali, i brevi soggiorni nelle località turistiche, un tempo di relax in montagna o nei centri di benessere. È svago, divertimento e consumismo di ogni genere. Il Comune di Berlingo vuole invece tendere una mano generosa a tre religiosi nostri concittadini, che da tanti anni operano in terra di missione: suor Giuliana Fadani in Congo, padre Natale Battezzi in Brasile e suor Franca Orizio in Uruguay. Per raggiungere questo obiettivo diciamo no alle luminarie, in modo da poter offrire loro un aiuto materiale che li sostenga nelle difficoltà quotidiane.”

Invece di spendere denaro pubblico che si brucia in pochi giorni di illuminazione artificiale, Berlingo sceglie la strada della solidarietà, veicolandola attraverso un’iniziativa controcorrente, di buon senso e concreta. Un altro Natale è possibile!

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