Il presidente russo Dmitry Medvedev

Dopo ben 18 anni di trattive, la Russia entra nella Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio. L’ingresso di Mosca è stato approvato all’unanimità a Ginevra, dove è in corso la conferenza ministeriale dell’organizzazione. La Russia diventa così il 154esimo paese membro della Wto: “Il risultato di questo negoziato lungo e difficile è vantaggioso sia per la Russia sia per i nostri futuri partner”, ha commentato il leader del Cremlino Dmitri Medvedev, ringraziando “tutti i partecipanti alle trattative”. Gli Stati Uniti hanno però espresso riserve, rifiutandosi di concedere i privilegi commerciali previsti dal Wto, una mossa cui Mosca ha risposto con una decisione analoga.

La Russia, al dodicesimo posto mondiale per gli scambi commerciali con 400 miliardi di dollari in export e 250 miliardi in import, era l’ultima grande economia esclusa dall’organizzazione che regola gli scambi internazionali. L’ingresso a tutti gli effetti avverrà entro la prima metà del 2012, dopo l’approvazione del parlamento russo e la promulgazione del presidente. Dieci anni fa era entrata nella Wto anche la Cina.

Il portavoce del ministero degli Esteri russo, Alexander Lukashevich, ha salutato questo risultato come una delle poche notizie buone nell’attuale scenario di instabilità economica internazionale. “Accettando l’ingresso dell’unico grande paese che era fuori dal sistema commerciale multilaterale, l’organizzazione rafforzerà il suo status di vera piattaforma per la cooperazione”, ha detto Lukashevich. Secondo le stime europee, con le nuove tariffe legate all’adesione al Wto, l’export Ue verso Mosca potrebbe crescere di quasi 4 miliardi di dollari l’anno. Insieme alla Russia, il Wto ha accolto come nuovi membri Montenegro, Samoa e Vanuatu.

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