In rialzo i principali listini europei, dopo tre sedute consecutive negative. A sostenere i listini, i titoli del settore bancario dopo le indiscrezioni secondo cui la Bce potrebbe allentare le richieste sul comparto in relazione alla patrimonializzazione. Sull’andamento insiste anche la buona riuscita dell’asta in Spagna che ha venduto titoli di stato per un controvalore di sei miliardi di euro. Eurostat, intanto, conferma stabile al 3% a novembre l’inflazione nell’eurozona, mentre vede un lieve calo l’Italia. Per quanto riguarda il tasso di occupazione sia nell’eurozona sia nell’Ue a 27 è in calo dello 0,1% nel terzo trimestre rispetto a quello precedente. Nel secondo trimestre, invece, l’occupazione era cresciuta dello 0,2% nell’eurozona e dello 0,1% nei 27, mentre rispetto a un anno fa il tasso è salito dello 0,2% nell’eurozona e ed è calato dello 0,1% nell’Ue-27. Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi (secondo il vecchio benchmark a con scadenza a settembre 2021) è a 462 punti, dopo un massimo di giornata di 496 punti. I listini del Vecchio Continente chiudono in territorio positivo: Francoforte registra un progresso dello 0,98% a 5.730 punti, mentre Parigi guadagna lo 0,76% a 2.998. Rialzi frazionali per Londra (+0,63%) e Amsterdam (+0,85%). Sprint per Lisbona (+1,41%) e Madrid (+1,01%).

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17.48 – Positivi i listini europei. Londra chiude a +0,63%, Amsterdam (+0,85%). Sprint per Lisbona (+1,41%) e Madrid (+1,01%). Francoforte registra un progresso dello 0,98% a 5.730 punti, mentre Parigi guadagna lo 0,76% a 2.998.

17.47 – Bene i bancari. Guidano il listino le banche, con rialzi fino al 6%, mentre scivola di nuovo Fonsai dopo una seduta tutta in controtendenza. In rosso anche gli industriali e Mediaset. Bene gli energetici, in ordine sparso il lusso.Stabile il volume degli scambi, sempre sottili e fermi intorno a 1,5 miliardi di controvalore.

17.30 – Piazza Affari chiude in rialzo. IlFtse Mib sale dell’1,37% a 14.627 punti, mentre l’All Share registra un progresso dell’1,04% a 15.347,83. Positivo anche l’indice Star archivia la seduta a quota 9.170,04 punti (+0,24%).

17.14 – Lagarde: “Nessuna economia mondiale immune da rischi crescenti”. La crisi del debito europea si sta intensificando al punto che non potrà essere risolta da un gruppo ristretto di Paesi. Lo sostiene il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde. La crisi “non si sta solo sviluppando ma si sta intensificando a tal punto che non può essere risolta da un gruppo ristretto di Paesi”, ha detto la Lagarde, aggiungendo che richiede l’intervento anche dei paesi extra Ue.

16.30 – Via alla ricapitalizzazione di Unicredit. L’assemblea straordinaria degli azionisti dell’Unicredit, ha approvato a larga maggioranza (97,89%), l’aumento di capitale da 7,5 miliardi. L’assemblea ha poi approvato un aumento di capitale a titolo gratuito per nominali 2,5 miliardi “tramite imputazione a capitale di un pari ammontare prelevato dalla riserva sovrapprezzi di emissione”.

16.23 – Ftse Mib +1,43%. Si conferma positiva, la migliore in Europa, la Borsa di Milano dopo l’avvio in rialzo di Wall Street: il Ftse Mib guadagna l’1,43% a 14.637 punti e l’All Share l’1,05% a 15.349.

16.20 – Bancari in crescita. Corrono gli istituti di credito, con Intesa Sanpaolo +4,95%, Unicredit +2,35%, Mps +5,29% e Bpm +5,49%. Sospesa in asta di volatilità Fonsai, che scende in controtendenza del 5,73%. Bene Enel (+1,98%) ed Eni (+0,71%), passano in negativo gli industriali (Fiat -0,73%, Pirelli -0,68%, Finmeccanica -1,32%). Su Telecom (+1,25%).

16.08 – Banca di Francia: “Gran Bretagna meriterebbe taglio del rating”. Attacco frontale del governatore della Banca di Francia, Christian Noyer alle agenzie di rating, che definisce “irresponsabili e irrazionali”, dopo che S&P ha minacciato di tagliare il rating di Parigi. “Se proprio devono agire allora comincino da un downgrade dell Gran Bretagna, che ha un deficit maggiore, più debiti, una crescita più debole e dove i prestiti delle banche stanno collassando”.

15.59 – Piazza Affari +1,8%. A Milano, il Ftse Mib sale dell’1,81% trainato dai bancari: Bpm guadagna il 5,17%, Mps il 4,76%, Intesa SanPaolo il 4,53% e Banco Popolare il 2,88%.

15.34 – Wall Street apre in rialzo. Apertura in rialzo per la Borsa diNew York. Il Dow Jones sale dello 0,63%, lo S&P 500 dello 0,50% e il Nasdaq Composite dell’1,03%

14.58 – Milano +2,07%. Le Borse europee vanno in rally sulla scia dell’asta spagnola che ha visto una domanda boom per i titoli di Madrid e un rendimento in calo per i quinquennali. Londra avanza dell’1,2%, Milano del 2,07%, Francoforte del 2,07% e Parigi dell’1,5%. Spread a 468 punti.

14.43 – Medvedev: “Pronti a investire fondi per l’Eurozona”. La Russia è pronta a investire i suoi fondi Fmi a sostegno dell’Eurozona ma anche a pensare ad “altre forme di assistenza”. Lo ha affermato il presidente della Federazione russa Dmitry Medvedev.

14.40 – Bene i bancari. Balzano le banche, con Bpm che svetta a +5,17% seguita da Intesa Sanpaolo (+4,69%) e Mps (+4,4%); su anche Unicredit (+2,21%) mentre e’ in corso l’assemblea degli azionisti.

14.33 – Piazza Affari in crescita. Accelera ancora la Borsa di Milano, che sale ai massimi di giornata mentre migliorano anche le previsioni per l’avvio di Wall Street. Il Ftse Mib guadagna l’1,66% a 14.668 punti e l’All Share l’1,35%.

14.30 – Possibile vertice Ue a febbraio. I leader europei puntano a tenere un nuovo vertice a Bruxelles il prossimo 6-7 febbraio per discutere soprattutto della crescita economica, della competitività e dell’occupazione. “Non è ancora stato definitivamente confermato – dicono fonti diplomatiche europee – ma i leader pensano al 6-7 febbraio, una data su cui gli stati membri sembrano d’accordo”.

14.28 – Spread sotto 480 punti. Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund equivalenti scende sotto quota 480 punti Attualmente, secondo il vecchio benchmark di uso comune, è a 471 punti, dopo un massimo di giornata di 496 punti.

14.oo – Chirac condannato a due anni con la condizionale. E’ stato condannato a due anni con la condizionale Jacques Chirac, secondo la sentenza letta dal giudice Dominique Pauthe, presidente del corte che ha giudicato l’ex presidente per il caso dei falsi impieghi al comune di Parigi.

13.53 – Piazza Affari aumenta guadagni. Milano cresce dell’1,2%. Bene Intesa Sanpaolo (+3,69%). Brilla a Londra l’assicurativo Old Mutual (+10,45%). Positive gli altri listini europei: Londra +0,86%, Parigi +1,07%, Francoforte +1,29%, Madrid +0,70% e Amsterdam +1,04%.

13.48 – Spread in calo. Prosegue la discesa dello spread trail btp e il bund tedesco. Il differenziale di rendimento cala a 474 punti da un picco di 496 punti toccato stamane. Il tasso sul decennale italiano scende al 6,68%.

13.02 – Draghi: “Acquisto bond non è infinito”. L’acquisto di bond da parte della Bce “non è né eterno, né infinito”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi.

13.00- Draghi: “Evitare riduzione credito economia reale”. La spinta alla ricapitalizzazione delle banche “non è un processo semplice” e le istituzioni finanziarie dovrebbero considerare l’ipotesi di un taglio dei dividendi. Lo ha detto il numero uno della Bce, Mario Draghi, invitando le banche ad evitare una riduzione del credito “all’economia reale”.

12.56 – Draghi: “Contrazione economia eurozona”. Per l’economia di Eurolandia esistono “rischi sostanziali al ribasso”. Lo afferma il presidente della Bce Mario Draghi.

12.53 – Draghi: “Ricostruire fiducia”. “Dobbiamo ricostruire la fiduciae lo stiamo facendo” Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi in un intervento a Berlino alla Frankfurter Allgemeine Zeitung.

12.05 – Spread in netto calo – Lo spread tra il btp e il bund tedesco ripiega dopo il risultato dell’asta spagnola. Il differenziale di rendimento scende a 484 punti da 495 mentre il tasso cala al 6,77%.

11.30 – Borsa Milano lima guadagni, spread a 539 – Mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi schizza a 539 punti di differenziale Piazza Affari lima i guadagni: il Ftse Mib si porta sulla parità (+0,09%) e invariato l’All Share

11.00 – Bankitalia: a ottobre debito sale a 1.909 miliardi. Torna a crescere a ottobre il debito pubblico italiano. Il dato, informa la Banca d’Italia, si e’ attestato a 1.909,192 miliardi di euro, in aumento dell’1,35% rispetto ai 1.883,783 miliardi di settembre e a un soffio dal record storico di 1.911,756 miliardi raggiunto a luglio. In un anno il debito e’ cersciuto del 2,32% rispetto ai 1.865,903 miliardi di ottobre 2010, in cifre assolute si tratta di 43,289 miliardi in più

10.44 – Passera: “Situazione peggio del previsto”. ”La situazione è anche peggio di quello che ci aspettavamo”, dice il ministro dello Sviluppo Corrado Passera intervenendo al seminario del CsC. “Siamo in recessione. Guardiamo i numeri: ci siamo dentro” anche se “per colpe non nostre: viene da fuori”. Mentre sul fronte del lavoro c’è “una condizione ai limiti della sostenibilità”.

10.00 – Bce: incertezza sull’economia, rischi al ribasso. Per le prospettive economichedell’area euro ci sono “considerevoli rischi al ribasso”, in un contesto “di elevata incertezza”. Lo si legge nel Bollettino mensile della Bce.

o9.00 – Piazza Affari apre in postivo

08.57 – Taglio rating Francia non sarebbe giustificato. L’eventuale taglio al rating tripla A della Francia “non sarebbe giustificato”. Ad affermarlo, in un’intervista al quotidiano francese le ‘Telegrammè, è il Governatore della Banca di Francia, Christian Noyer. “Non so quello faranno le agenzie di rating. Quello che osservo è che le agenzie di rating sono riuscite, con i loro commenti critici, a fragilizzare un sentimento positivo che esisteva sul mercato all’indomani del summit di Bruxelles”. Inoltre, l’eventuale taglio al rating della Francia, “non mi sembrerebbe giustificato visto i fondamentali economici” del paese. Altrimenti, rileva Noyer, “bisognerebbe iniziare con un taglio al rating del Regno Unito che ha un deficit più consistente, lo stesso livello di debito, un’inflazione superiore, meno crescita” rispetto alla Francia. Per Noyer le agenzie di rating “sono diventate incomprensibili e irrazionali. Lanciano delle minacce mentre gli Stati hanno preso delle decisioni forti e positive. Possiamo pensare che l’utilità delle agenzie per guidare gli investitori non c’è più”. Negli argomenti che le agenzie sviluppano “ci sono più argomenti politici che economici”.

08.50 – Spread sopra quota 490 . Nelle prime contrattazioni della gionata, prosegue la corsa dello spread. Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund equivalenti e’ salito sopra quota 490 punti, a 492 punti, secondo il vecchio benchmark di uso comune. Il rendimento e’ sopra il 7%.

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