“Troppo dura la botta su casa e pensioni; noi avremmo voluto una manovra un po’ diversa; questa è la manovra economica del Governo Monti. Conclusione: stiamo lavorando per migliorarla”. In appena due righe Angelino Alfano condensa i cardini della strategia di rilancio del Pdl, studiata a tavolino e mirata a un solo obiettivo: far dimenticare agli elettori che il partito è il principale responsabile dell’emergenza economica che vive il Paese, cancellare l’assioma per cui gli italiani sono costretti ai sacrifici per colpa dell’operato di Berlusconi. Quindi si attacca la manovra (“troppo dura”) rivolgendosi a chi è più coinvolto (proprietari e pensionandi), sottolineando che la causa è del governo di Mario Monti, incensandosi (“avremmo voluto una manovra un po’ diversa”) e mostrandosi però responsabilmente disponibili a collaborare (“stiamo lavorando per migliorarla”). E il luogo scelto dal Pdl per ricostruirsi una verginità è internet. La dichiarazione, infatti, Alfano non l’ha rilasciata durante un’intervista in tv o a un quotidiano ma sui suoi profili di twitter e facebook. E’ qui, sulle bacheche virtuali dei deputati del partito di Silvio Berlusconi, che si consuma la rincorsa delle prese di posizioni in merito alla manovra negli ultimi giorni. Da Alfano a Fabrizio Cicchitto, da Maurizio Lupi a Gaetano Quagliarello: dal 18 novembre, da quando il segretario annunciò che il partito avrebbe aperto un dialogo diretto con gli elettori su internet, tutti gli esponenti maggiori del Pdl hanno cominciato ad aggiornare i loro profili sui social network.

E’ Alfano a dettare la linea. Decide gli argomenti e poi avvisa gli altri a seguirlo. Oggi, ad esempio, il segretario del partito ha scritto: “In partenza per Marsiglia, XX Congresso del Partito Popolare Europeo”. E Lupi ha scritto, sempre su facebook: “Non sono andato a Marsiglia con Angelino al congresso Ppe. Dopo la Messa, sono rimasto a Roma a lavorare con amici del Pdl ad alcuni emendamenti alla manovra per cercare di renderla più equa in particolare su Ici, famiglia e pensioni. Mio dovere e responsabilità”. Anche lo stato di Silvio Berlusconi è stato aggiornato stamani: “E’ iniziato a Marsiglia il XX Congresso del Partito popolare Europeo. Angelino Alfano interverrà nel pomeriggio”.

Ma l’armata virtuale mostra ancora delle crepe, va ancora ben organizzata. Così Nunzia De Girolamo, deputata del Pdl, su twitter scrive: “Sono favorevole ai sacrifici per tutti. Quindi anche all’Ici sugli immobili della Chiesa. Almeno su quelli che producono reddito”. Anche la fedelissima Gabriella Giammanco si dice favorevole a cancellare l’esenzione della tassa per gli immobili prevista per il Vaticano. A loro si aggiunge poi (ma con una dichiarazione pubblica e non su internet) Viviana Beccalossi: “Perché la Chiesa non dovrebbe pagare l’Ici per strutture che danno reddito?”. Non proprio la posizione adottata dal Pdl, anzi: l’opposta. Così per fermare il tam tam di internet, si muove Gianfranco Rotondi, componente dell’ufficio di presidenza del Pdl, con una nota ufficiale che invia alle agenzie di stampa: “Pur apprezzando quotidianamente l’impegno e la libertà di giudizio di Giammanco e di altre colleghe, vorrei sottolineare che sull’Ici la posizione del Pdl è di giusto favore alle esenzioni a favore della Chiesa per le ragioni che il buon senso degli italiani riconosce e condivide”.

Anche internet, del resto, ha i propri rischi. Mariastella Gelmini, ad esempio, per il momento è “sospesa” dalla presenza virtuale: la rete la prende ancora di mira per la figuraccia sul tunnel dei neutrini. Come è accaduto a Letizia Moratti durante la campagna elettorale per il comune di Milano con l’ormai famosa campagna contro la moschea in via Puppa a Sucate. Ma se fino ai primi di novembre il Pdl era totalmente assente dalla rete, con profili personali inesistenti o usati poco e solo in prossimità delle elezioni, adesso Alfano sta rivoluzionando il partito partendo proprio dalla comunicazione diretta con gli elettori attraverso i social network. Ed è stato il primo politico a presentarsi in tv con l’iPad. Tutto il ritardo con la rete è sparito nella trasmissione di Ballarò del 29 novembre quando il segretario del Pdl, attraverso il tablet, interagiva attraverso i suoi profili su twitter e facebook chiedendo ai suoi sostenitori suggerimenti, critiche, domande. Coinvolgere, con l’obiettivo di coinvolgere gli utenti sulla manovra “Salva-Italia”, omettendo le responsabilità del governo Berlusconi.

Così, ieri, Alfano ha pubblicato sul suo profilo: “Stasera ho passato molto tempo a leggere i vostri commenti sulla manovra e a riflettere. Voglio portare all’attenzione del Governo tutto il malumore che sto riscontrando da parte vostra. La manovra oggi rappresenta l’unica cura valida per poter garantire un futuro di benessere, ed i costi, alti, da pagare oggi, sono un investimento per offrire un futuro prossimo migliore agli italiani. Serve la vostra fiducia, sappiamo che è dura per tutti. Stiamo facendo tutto il possibile per alleggerire la pressione sui ceti più deboli, sui pensionati e le famiglie proprietarie di una casa”. Ma tra i milleduecento commenti, molti ancora ricordano la realtà: “Ci avete affamato”, “è solo colpa vostra che avete fatto le feste invece di governare”. Angelino ha ancora da lavorare.

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