Sarà interrogato tra dieci giorni in Procura a Bologna l’avvocato modenese Gian Piero Samorì, indagato per un presunto accesso abusivo al sistema informatico della Banca Popolare dell’Emilia Romagna finalizzato a carpire i dati sensibili dei soci. La polizia postale nei giorni scorsi ha perquisito gli uffici di Modena e Rimini di Bper Futura, la lista con cui Samorì ha tentato invano, per quattro anni consecutivi, di entrare nel Cda dell’istituto cooperativo.

Il materiale acquisito sarà ora vagliato da un perito incaricato dal pm titolare dell’inchiesta Morena Plazzi, della direzione distrettuale competente sui reati informatici. Samorì, contattato dal fattoquotidiano.it, si dice sereno: “Sono stato denunciato nel 2008 dall’ex presidente Guido Leoni perchè avrei avuto accesso al sistema informatico della Bper per ottenere l’elenco dei soci, elenco che avrei utilizzato per mandare a tutti il giornalino Bper Futura. L’accusa è tutta qui, ed è infondata. Sono certo di poter chiarire la mia estraneità al magistrato”. L’indagine che si sta avviando a conclusione precede gli strascichi dell’ultima movimentata assemblea di aprile, che ha visto la riconferma della governance retta da un patto tra finanza cattolica, coop rosse e big dell’industria alimentare.

Tra le tante cause minacciate in quel frangente, restano sul campo l’indagine della Consob sulla terza lista del già procuratore della Repubblica di Modena e Forlì Manfredi Luongo che schierava anche il sindaco revisore di Unipol Domenico Trombone, le denunce per la rissa provocata dai supporter di Bper Futura quando il presidente Ettore Caselli ha decretato lo stop agli interventi ostruzionistici, l’ espulsione (impugnata) di Samorì dal libro soci per “le ripetute dichiarazioni nei mesi precedenti l’assemblea contro la dirigenza della banca”.

Per il banchiere modenese che gestisce un impero dalle assicurazioni all’energia, dalle partecipazioni bancarie all’editoria (con il quotidiano Modena Qui e la televisione Tv Qui),  è un periodo impegnativo su più fronti. A partire dalla politica, in vista del congresso del Pdl modenese che segnerà comunque una rottura col passato. Le truppe dell’attuale coordinatrice provinciale Isabella Bertolini, deputata segnalatasi di recente per una presa di distanza dal berlusconismo, dovranno vedersela con le tre correnti rimaste fedeli alla linea di Arcore: quella del sottosegretario Carlo Giovanardi, dell’ex An Enrico Aimi e appunto l’area che ha come punto di riferimento Samorì, già vicepresidente dei Circoli di Marcello Dell’Utri.

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