“Sul governo verificheremo le singole riforme”. È un atteggiamento di cautela quello ribadito oggi a Milano da Nichi Vendola. Ma le preoccupazioni ci sono: “Sono pessimista sulla tenuta di questa Europa di carta pesta”, ha ammesso, “ci vuole unità politica, invece i paesi dell’Unione si insultano fra loro”. Ancora fiducioso sull’alleanza con Idv e Pd – “la foto di Vasto rappresenta ancora una speranza per l’Italia” – non ha però risparmiato critiche “a quanti a sinistra hanno scambiato il liberismo per riformismo” e sul biglietto di Enrico Letta a Monti non usa mezzi termini: “Miracolo? Io e Letta siamo di religioni diverse. Io sono cattolico”. Di fronte alla militanza lombarda di Sel, il governatore della Puglia si è fatto intervistare per due ore da Luca Telese, che è tornato più volte sul tema del lavoro e sulla Fiat. “Marchionne parla come la sua controfigura Crozza”, attacca Vendola, “ma ora deve dire chiaramente quali sono le sue intenzioni”. di Franz Baraggino

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