Sebbene i suoi due registi siano italiani, Inti-Illimani – Dove cantano le nuvole accenna solo fugacemente agli anni trascorsi a Roma dai componenti della più nota formazione della Nueva Canción Chilena in un esilio durato il tempo della dittatura di Augusto Pinochet. A quel quindicennio vissuto tra i Castelli e il quartiere di Testaccio, Francesco Cordio e Paolo Pagnoncelli hanno preferito il rapporto con la terra d’origine, con le radici andine di un’evoluzione musicale proposta oltre il simbolo e le maglie della retorica. Del resto anche nelle parole di Daniele Silvestri, che ha preso in prestito alcune loro note per l’incipit della sua Il mio nemico e compare in un bel segmento, il film racconta “l’anima, più che la storia, di un sogno nato per indicare una strada, recuperare un’identità e dare una speranza”.

Con buona pace di Roberto Vecchioni, che voleva una donna “noiosa come una canzone degli Inti-Illimani”, il documentario a loro dedicato in più di uno squarcio interessa e incuriosisce. Più per le dichiarazioni dei musicisti o per quella storia condivisa fatta di lampi e fotografie, commozione e battaglie che per una originalità delle forme cinematografiche difficilmente rintracciabile in un impianto registico così convenzionale. La visita in uno dei luoghi deputati alle torture del regime o, di contro, il sentito tour intrapreso per sostenere la candidatura di Michelle Bachelet sono alcuni dei momenti forti di un documentario emozionalmente sincero, indirizzato sia ai nostalgici sia ai nuovi sostenitori di un gruppo tuttora attivissimo in due diverse e quasi contrapposte formazioni – Inti-Illimani Histórico e Inti-Illimani “Nuevo” – nate da uno “strappo” paragonato da molti a quello più noto della politica italiana.

Da oggi nelle sale, Inti-Illimani – Dove cantano le nuvole fa parte del listino di Distribuzione Indipendente, nuova realtà impegnata nella diffusione – in cineclub, cinema d’essai, associazioni culturali e sale tradizionali – di lungometraggi e cortometraggi del cinema italiano indipendente, d’autore e di genere. Chi vuole vederlo lo cerchi subito.

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