Il capo dello Stato con il presidente del Consiglio

LA GIORNATA POLITICA ORA PER ORA

22.22 – Alfano: Berlusconi si dimetterà sabato. Il presidente del Consiglio SilvioBerlusconi si dimetterà tra sabato e lunedì, non appena approvata la legge di stabilità: cosìAngelino Alfano segretario del Pdl a Porta a Porta SU Raiuno.

21.34 – Berlusconi dà via libera a Monti premier. La situazione e’ troppo grave per poter contrapporre gli interessi del partito o personali a quelli del Paese. E’ arrivato cosi’ il via libera di Silvio Berlusconi all’opzione Mario Monti. Il Capo dell’esecutivo ha sentito nel pomeriggio Giorgio Napolitano per analizzare la situazione politica ed economica ed i possibili sbocchi. Non puo’ esserci una soluzione che escluda chi ha vinto le elezioni, ma deve essere una soluzione a tempo e con un programma preciso, sarebbe stato il ragionamento del presidente del Consiglio che in ogni caso ha dato l’ok al nome di Monti

21.05 – Maxiemendamento: 450 milioni per la sicurezza. Il relatore Garavaglia ha presentato un emendamento che stanzia 450 milioni di euro per il comparto sicurezza nel 2012: 200 milioni per il ministero della Difesa; 220 milioni per Polizia, Carabinieri e Vigili del fuoco; 30 milioni per la Gdf. Altri cento milioni stanziati per l’edilizia scolastica

21.03 – Ipotesi governo tecnico. Ci sarà Gianni Letta. In caso di un governo di responsabilità nazionale a guida Monti, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, anche Gianni Letta farebbe parte della squadra di palazzo Chigi confermato sottosegretario alla presidenza del Consiglio

20.58 – Stato maggiore Lega a palazzo Grazioli. Stato maggiore della Lega a palazzo Grazioli dal premier Silvio Berlusconi. Da pochi minuti sono arrivati nella residenza romana del presidente del Consiglio il leader del Carroccio Umberto Bossi e il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. Con loro la vice presidente del Senato Rosy Mauro e i capigruppo di Camera e Senato Marco Reguzzoni e Federico Bricolo.

20.56 – Enrico Letta: “Nomina Monti utile in fase di tempesta”. La nomina di Mario Monti a senatore a vita da parte del presidente Giorgio Napolitano “è un gesto dai significati profondi che apprezziamo”. Lo dice Enrico Letta aprendo il coordinamento del Pd. Ed è “di straordinaria utilità per l’Italia in questa fase di tempesta”.

20.54 – Terminato vertice Pdl alla Camera. E’ terminato dopo circa due ore il vertice alla Camera dello stato maggiore del Pdl. Alla riunione hanno preso parte ministri, capigruppo e diversi deputati del partito di via dell’Umilta’. Al termine dell’incontro, gli ex An (La Russa, Gasparri, Meloni e Corsaro) si sono soffermati a discutere tra loro per circa una mezz’ora. Sul tavolo, le prossime mosse in vista delle dimissioni di Berlusconi e le successive consultazioni del Quirinale.

20.45 – Maxiemendamento, tasse in Abruzzo da 2012, ma ridotte del 60%. La ripresa della riscossione delle tasse ai cittadini colpiti dal sisma dell’Abruzzo “avviene, senza applicazione di sanzioni, interessi e oneri accessori, mediante il pagamento in 120 rate mensili, di pari importo a decorrere dal mese di gennaio 2012. L’ammontare dovuto per ciascun titolo o contributo, ovvero, per ciascun carico iscritto a ruolo, oggetto delle sospensioni, al netto dei versamenti già eseguiti, è ridotto al 40%”. E’ quanto si legge nel maxi-emendamento alla legge sulla stabilità.

20.43 – Maxiemendamento, no a contributi se si assume giovane apprendista. Dal 2012 gli imprenditori che assumeranno giovani apprendisti potranno contare su uno sgravio contributivo del 100% (per i primi 3 anni). Lo prevede il maxiemendamento del Governo alla Legge di Stabilità. Poi l’aliquota sarà del 10%. Sempre per l’apprendistato è prevista un intervento annuo di 200 milioni. E incentivi economici sono in arrivo anche per le donne ‘di qualsiasi eta’ e prive di un impiego regolarmente retribuitò. Sarà incentivato il tele-lavoro anche per i lavoratori diversamente abili.

20.28 – Maxiemendamento, dismissione immobili pubblici e terreni agricoli. Dismissioni degli immobili pubblici attraverso il conferimento o il trasferimento degli stessi a uno o più fondi comuni di investimento immobiliare o a una o più società. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl stabilità precisando che i proventi derivanti dalle cessioni andranno alla riduzione del debito pubblico. Il testo prevede anche la dismissione dei terreni agricoli che sarà affidata all’Agenzia del Demanio che dovrà alienarli mediante trattativa privata (per gli immobili di valore inferiore a 400mila euro) o mediante asta pubblica (per quelli di valore pari o superiore a 400mila euro).

20.26 – Maxiemendamento, più facile lavoro part time. Rendere più facile il ricorso al contratto di lavoro part-time. E’ l’obiettivo di una misura prevista nel maxiemendamento al ddl stabilità. Favorisce l’utilizzo delle clausole flessibili (relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa) ed elastiche (relative alla variazione in aumento della durata della prestazione stessa), che potranno nuovamente essere liberamente stabilite dalle parti individuali, nel rispetto di quanto eventualmente stabilito dalla contrattazione collettiva. La disposizione infatti supera la Riforma Damiano che subordinava tale facoltà alla necessaria previsione della contrattazione collettiva.

20.24 – Maxiemendamento, a governo potere sostitutivo liberalizzazioni. Se gli enti locali non procederanno alle liberalizzazioni dei servizi pubblici, il Governo potrà esercitare con un potere sostitutivo. E’ quanto prevede il maxi-emendamento del governo alla legge di stabilità presentato in commissione Bilancio del Senato. Il testo interviene sulla manovra di agosto che già imponeva a comuni ed enti locali di procedere allle liberalizzazioni e all’affidamento con gare dei serviiz pubblici locali.

20.23 – Maxiemendamento, Tav ‘obiettivo strategico’. Il Governo conferma nelmaxiemendamento depositato in Senato che le aree interessate alla realizzazione della Torino-Lione sono di “interesse strategico nazionale”. Quindi chi vi si introduce sarà punito a norma dell’articolo 682 del codice penale: arresto da tre mesi ad un anno e ammenda.

20.21 – Maxiemendamento, defiscalizzazione per nuove autostrade. Defiscalizzazione in arrivo per realizzare nuove autostrade: la norma è contenuta nel maxiemendamento del Governo presentate in Commissione Bilancio al Senato ed è limitata alle infrastrutture autostradali. Mentre nelle prime ipotesi la ‘Tremonti-infrastrutture’ era estesa alle opere pubbliche. Si agirà su Irap e Iva.

20.19 – Maxiemendamento, vanno confermati processi d’appello e cassazione. Per diminuire il contenzioso civile pendente, il maxiemendamento al ddl stabilità introduce novità per i processi davanti alla Cassazione e alle Corti di appello. Per i procedimenti, in corso da oltre due anni, la cancelleria avviserà le parti costituite dell’onere di presentare istanza di trattazione del procedimento. Le impugnazioni si intendono rinunciate se nessuna delle parti, con istanza sottoscritta personalmente dalla parte, dichiara entro sei mesi la persistenza dell’interesse alla loro trattazione.

20.16 – Maxiemendamento, aumento accise benzina dal 2012. Nuovi aumenti delle accise su benzina e gasolio nel 2012 e nel 2013, per rendere strutturale il bonus fiscale garantito ai gestori dei distributori. Il maxi-emendamento alla legge di stabilità prevede un aumento di 1 millesimo al litro per la verde e per il gasolio dal prossimo anno e di un ulteriore mezzo millesimo dal 2013.

20.05 – Maxiemendamento, proroga fondo nuovi nati. Proroga fino al 2014 dei prestiti a tassi agevolati previsti del Fondo di credito per i nuovi nati. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl stabilita’. “Le misure relative al Fondo di credito per i nuovi anti – si legge nel testo – sono prorogate per gli anni 2012, 2013 e 2014”. Alla copertura, spiega il testo, “si provvede mediante utilizzazione delle risorse complessivamente disponibili alla data del 31 dicembre 2011 sull’apposito conto corrente infruttifero, aperto presso la Tesoreria centrale dello Stato, nonche’ di quelle successivamente recuperate in ragione del carattere rotativo del Fondo stesso”.

19.53 – Vertice Pdl alla Camera. E’ in corso nelle stanze del Governo a Montecitorio un vertice dello stato maggiore del Pdl. Al momento, alla riunione, prendono parte il segretario del partito, Angelino Alfano, i ministri Frattini, Prestigiacomo, Gelmini, Meloni, Fitto, Romani e La Russa. Presenti anche Cicchitto, Gasparri e Lupi e il coordinatore Verdini.

19.47 – Bossi: “Con governo tecnico noi opposizione”. “E’ bello stare all’opposizione, e’ piu’ divertente”. Cosi’ il ministro per le Riforme, Umberto Bossi, risponde a chi gli chiede se, in caso di governo tecnico, la Lega starebbe all’opposizione. Bossi ha poi aggiunto: “Noi andiamo al voto. Tendenzialmente vogliamo andare a votare”. Il ministro ha poi aggiunto: “Non so se la parabola di Berlusconi stia finendo. Bisogna chiederlo a lui”. Ma e’ certo che l’ago della bilancia delle sorti del governo non e’ piu’ della Lega, come affermato dallo stesso Bossi: “Uno non e’ che puo’ sapere che Berlusconi viene tradito dai suoi”.

19.45 – “Tremonti non ha mai parlato di articolo 18”. “Il Ministro Giulio Tremonti, nell’illustrare il maxi-emendamento alla Commissione Bilancio del Senato, non ha mai parlato, né accennato ad una eventuale modifica né dell’art.8 ne’ dell’art. 18, che sarebbe stata inserita nel testo del decreto presentato al Senato. Il ministro Tremonti ha detto l’esatto contrario. In Commissione ha sostenuto che non saranno apportate modifiche ai due articoli in questione”. Lo afferma in una nota il Sottosegretario all’Economia Antonio Gentile.

19.42 – Maxiemendamento: “in pensione a 67 anni dal 2026”. Per chi andrà in pensione a partire dal 2026, l’eta’ minima di accesso alla pensione di vecchiaia sara’ di 67 anni. Lo stabilisce l’articolo 4 bis del maxiemendamento del Governo al ddl di stabilita’.(AGI) Mal

19.40 – Bersani: “Se Idv vuole voto lo dica al Colle”. ‘Se Di Pietro ha cambiato idea sulgoverno di transizione lo dirà al Capo dello Stato. C’è il politicismo ma prima c’è l’Italia”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, al Tg3, replica sulla posizione dell’Italia dei Valori favorevole alle elezioni.

19.36 – Maxiemendamento: ridotti tagli editoria. Ridotti i tagli all’editoria. E’ quanto prevede il maxi-emendamento alla Legge di stabilità, che riduce i tagli al comparto di 19,55 milioni di euro nel 2012, di 16,25 milioni nel 2013 e di 12,902 milioni nel 2014. In precedenza erano previsti tagli rispettivamente di 69,8 mln, 58,06 mln e 46,14 mln.

19.35 – Bossi: “Se c’è articolo 18 Lega vota no”

19.30 – Berlusconi riceve i “piccoli” del Pdl. Pomeriggio di incontri per il presidente del Consiglio, nella sua residenza romana di palazzo Grazioli. Al termine del vertice con i ‘big’ del Pdl, il premier sta infatti ricevendo i rappresentanti dei partiti cofondatori del Popolo della Libertà. A palazzo Grazioli sono arrivati infatti il sottosegretario Carlo Giovanardi, ed Emerenzio Barbieri per i Popolari Liberali, il ministro Gianfranco Rotondi per la Nuova Dc, insieme a Mauro Cutrufo che è anche responsabile enti locali del Pdl. A palazzo Grazioli c’è anche il sottosegretario all’Interno, Guido Viceconte. Nel pomeriggio ha fatto visita al premier anche Luca Barbareschi.

19.29 – Bersani: “Articolo 18? Non mi risulta”. Pier Luigi Bersani e’ apparso dubbioso sulla possibilita’ che nel maxiemendamento al ddl stabilita’ ci siano modifiche all’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. “Non mi risulta che ci sia, non mi risulta, se c’e’ ne discutiamo”, ha detto il segretario del Pd al Tg3

19.19 – Napolitano nomina Mario Monti senatore a vita. “Il decreto -si legge in una nota del Quirinale – è stato controfirmato dal presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi. Il Presidente Napolitano ha informato della nomina il presidente del Senato della Repubblica, Renato Schifani. Il Capo dello Stato ha dato personalmente notizia della nomina al neo senatore Mario Monti, porgendogli i più vivi auguri”. “Mario Monti, professore di economia politica e presidente della Università Bocconi di Milano è stato membro della commissione europea dal 1994 al 2004 ed è autorevolmente partecipe di numerose istituzioni europee e internazionali”, informa la nota.

19.16 – Maxiemendamento illustrato al Colle. Il maxiemendamento presentato dalGoverno in Senato (in tutto 25 articoli) è già stato illustrato al Presidente Giorgio Napolitano che avrebbe dato via libera alle norme e auspicato una ampia convergenza. Lo riferisce, dopo l’illustrazione in commissione del ministro Giulio Tremonti, il senatore Elio Lannutti.

19.15 – Via le tariffe minime per i professionisti. Via le tariffe minime per i professionisti. E’ una delle norme inserite nel maxiemendamento presentato dal Governo in Senato. Secondo quanto riferisce Elio Lannutti, dopo l’illustrazione della proposta da parte del ministro Giulio Tremonti, si procederà anche all’utilizzo di società di capitale

19.05 – In maxiemendamento modifiche all’articolo 18. Con il maxiemendamento il Governo propone di modificare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e l’articolo 8 dell’ultima manovra. Le modifiche dovranno avvenire discutendo con le parti sociali. Lo riferisce il senatore dell’Idv Lannutti, che ha ascoltato in Commissione Bilancio la relazione del ministro dell’Economia Tremonti. Tremonti non ha ancora distribuito ai senatori il testo del maxiemendamento. Le modifiche all’articolo 18 delloStatuto dei Lavoratori e all’articolo 8 della manovra, contenute nel maxiemendamento saranno approvate dopo un confronto con le parti sociali. E’ quanto ha detto in Commissione Bilancio il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, secondo quanto riferito dal senatore Lannutti.

19.00 – Industriali: serve governo di emergenza nazionale. Per il mondo delle imprese e’necessario “un governo di emergenza nazionale con una ampia base parlamentare”. Lo sostengono, con una posizione comune, Confindustria, Rete Imprese Italia, Abi, Ania, Alleanza delle cooperative. Tra gli industriali, dice Emma Marcegaglia, c’è “grandissima preccupazione”.

18.45 – Testo maxiemendamento in commissione bilancio, Schifani non lo mostra ai capigruppo. Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha riunito i capigruppo del Senato, ma non ha mostrato loro il testo del maxiemendamento al ddl stabilita’. Lo rende noto il Presidente dei senatori Idv, Felice Belisario. Presenti alla riunione anche il Presidente della Commissione Bilancio Azzollini ed i ministri Vito e Calderoli. Nessuno di loro ha mostrato il testo del maxiemendamento. Attualmente il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e’ negli uffici del Presidente della Commissione Bilancio Azzollini.

18.25 – Conferenza capigruppo: Camera approverà ddl stabilità entro sabato o domenica. Tutto dipendera’ dai tempi del Senato, ma l’Aula della Camera dara’ il via libera definitivo al ddl stabilita’ sabato o al massimo domenica, mentre il voto del Senato arriverà venerdì mattina alle 10.30. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Nel corso della riunione, a quanto riferito, tutti i gruppi hanno dato la massima disponibilita’ a chiudere il passaggio del testo nel giro di poche ore. Il calendario definitivo sara’ concordato dai presidenti del Senato Renato Schifani e della Camera Gianfranco Fini.

18.23 – Skytg24: Maxiemendamento composto da 25 articoli

18.19 – Antonione: “Orientamento è fare gruppo”. Gli ”scontenti” del Pdl intendono formare un gruppo. “L’orientamento è quello di farlo”, ha detto il parlamentare Roberto Antonione, interpellato dall’ANSA. “La decisione – ha aggiunto – sarà presa entro domani e porterà alla nascita di una formazione all’interno del gruppo Misto”.

18.15 – Rotondi: “No a governo di responsabilità nazionale”. “Girano voci su un ipotetico governo di solidarietà nazionale. Alcuni di noi non voteranno mai un governo di questo tipo”. Lo ha detto il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi a margine della presentazione del libro ‘Presidente, ci consenta’ di Angelo Polimeno. “Non si può negoziare tutto -ha aggiunto- le cose che servono al Paese si possono fare insieme, senza per questo stare tutti nello stesso governo”.

18.13 – Tremonti arrivato al Senato con maxiemendamento. Il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, è giunto in Senato con il maxi-emendamento alla legge di stabilità. Tremonti è ora riunito con il ministro Roberto Calderoli e il presidente della commissione Bilancio, Antonio Azzollini.

18.00 – Scajola: “Nuovo governo con maggioranza 2008”. “E’ necessario fare un governo ripartendo dall’ambito del centrodestra e recuperando quanto si è rotto, in assoluta consonanza con il voto del 2008 e recuperando quanto si è rotto”. Così l’ex ministro Claudio Scajola, che afferma che le elezioni anticipate “non sono auspicabili” per il Paese.

17.59 – Ennio Doris: “Governo con personalità di prestigio”. L’Italia ha bisogno di “un premier di grande prestigio e riconosciuto sui mercati” che possa adottare le misure “impopolari” necessarie a uscire dalla crisi. E’ la ricetta che suggerisce Ennio Doris, amministratore delegato del gruppo Mediolanum e socio in affari del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, rispondendo alle domande degli analisti nel corso della conferenza telefonica sui conti della societa’. “Il mercato pensa, e io sono d’accordo con il mercato, che nessun governo, ne’ di centro-destra ne’ di centro-sinistra, sarebbe in grado – ha detto Doris – di mettere in atto le misure che ci vengono richieste dall’Europa e dal mercato”

17.56 – Di Pietro: “Ascolteremo Napolitano e decideremo”. “Più che dire, quando andremo al Quirinale, ascolteremo che cosa propone il Capo dello Stato. Per ora l’Idv non valuta i ‘se e ipotesi generiche”. Così in Transatlantico il leader Idv Antonio Di Pietro risponde ai giornalisti che gli chiedono se l’Idv appoggerà un governo di transizione o chiederà elezioni. “Napolitano – spiega Di Pietro – sta svolgendo un ruolo fondamentale, vediamo che frutti porterà”.

17.52 – Maggioranza ritira emendamenti a ddl stabilità. La maggioranza ha ritirato tutti gli emendamenti al ddl stabilità, presentati in commissione Bilancio al Senato. Lo riferisce il senatore del Pd, Giovanni Legnini, spiegando che anche le opposizioni hanno ritirato quasi tutti gli emendamenti lasciandone solo una trentina.

17.51 – Tremonti atteso in Senato per illustrare maxiemendamento in commissione bilancio

17.45 – Scajola: “Maxiemendamento sarà approvato in Cdm alle 18:30”. La Russa: “Nessun consiglio dei ministri”

17.30 – Maroni: “Sempre pronti alle urne”. “Siamo sempre pronti”. Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, risponde ai cronisti che gli domandano, come responsabile del Viminale, se stesse preparando i seggi per la prossima tornata elettorale.

17.23 – Lupi: “Voto o governo di emergenza”. “Le strade sono due: il voto anticipato o un governo di emergenza nazionale ampiamente condiviso che non può però essere composto da transfughi o singoli ma dai partiti”. Il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi del Pdl apre all’ipotesi di un “governo di emergenza nazionale” ma con condizioni precise.

17.19 – Reguzzoni (Lega), “No a governo tecnico”. “La Lega Nord esclude totalmente ungoverno tecnico. Siamo democratici: per noi valgono i voti degli elettori e non può andare al governo chi, come Casini, non li ha avuti. Napolitano? Mi sembra che abbia escluso un governo tecnico”. Lo afferma il capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni.

17.18 – Pisanu: “Sono contrario a voto anticipato”. “Sono contrario, anzi contrarissimo, all’ipotesi di elezioni anticipate. Serve un nuovo governo”. Lo ha detto il senatore del Pdl, Beppe Pisanu, interpellato dai giornalisti a palazzo Madama.

17.05 – Le donne del Pdl: “Silvio non mollerà mai”. L’imprenditrice azzurra Paola Pelino, difende a spada tratta il premier: “Non credo proprio che sia finito il berlusconismo, ormai è diventato una realtà troppo importante per il paese. Berlusconi non è affatto finito, è stato costretto a presentare le dimissioni per il bene del paese. Il presidente si è sempre assunto tutte le sue responsabilità e i fatti hanno dimostrato che quanto gli hanno imputato non corrisponde al vero”. “I mercati, infatti -osserva l’esponente pidiellina- sono crollati anche dopo le sue annunciate dimissioni. Non è certo colpa sua se lo spread è giunto a questi livelli e se ci troviamo in una grave crisi economica”. Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura di Montecitorio, non ha dubbi: “Berlusconi non meritava tutti questi voltafaccia, deve sapere che può contare sempre su un nutrito gruppo di parlamentari azzurri. Il presidente sappia che non è solo, può contare su di noi, io ci sono”.

16.57 – Conti pubblici: Camera approva assestamento con 294 sì. Via libera definitivo dell’Aula della Camera al ddl di assestamento. I voti a favore sono stati 294; non ci sono state astensioni. Un solo voto è stato contrario. L’opposizione, pur presente in Aula con i suoi deputati, non ha partecipato al voto.

16.55 – Quagliarello (Pdl): “Bene no del Pd a governo con ribelli”. ”Indipendentemente da quali saranno gli esiti della crisi, l’indisponibilità del Pd a partecipare alla formazione di governi sostenuti da scissionisti del Pdl senza l’appoggio del partito, comunicata stamattina dal senatore Nicola Latorre durante la trasmissione Omnibus su La7, è un’affermazione importante sotto il profilo morale e politico. Si tratta di uno di quegli atti concreti che nobilita lo scontro politico e agevola la possibilità di considerarsi leali avversari anzichè irriducibili nemici”. Lo afferma Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato.

16.47 – Ecco la nota ufficiale del Quirinale. “Di fronte alla pressione dei mercati finanziari sui titoli del debito pubblico italiano, fugare ogni equivoco o incomprensione” è il titolo della nota del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Di fronte alla pressione dei mercati finanziari sui titoli del debito pubblico italiano, che ha oggi toccato livelli allarmanti, nella mia qualità di Capo dello Stato tengo a chiarire quanto segue, al fine di fugare ogni equivoco o incomprensione: 1) non esiste alcuna incertezza sulla scelta del Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi di rassegnare le dimissioni del governo da lui presieduto. Tale decisione diverrà operativa con l’approvazione in Parlamento della legge di stabilità per il 2012; 2) sulla base di accordi tra i Presidenti del Senato e della Camera e i gruppi parlamentari sia di maggioranza sia di opposizione, la legge sarà approvata nel giro di alcuni giorni; 3) si svolgeranno quindi immediatamente e con la massima rapidità le consultazioni da parte del Presidente della Repubblica per dare soluzione alla crisi di governo conseguente alle dimissioni dell’on. Berlusconi; 4) pertanto, entro breve tempo o si formerà un nuovo governo che possa con la fiducia del Parlamento prendere ogni ulteriore necessaria decisione o si scioglierà il Parlamento per dare subito inizio a una campagna elettorale da svolgere entro i tempi più ristretti. Sono pertanto del tutto infondati i timori che possa determinarsi in Italia un prolungato periodo di inattività governativa e parlamentare, essendo comunque possibile in ogni momento adottare, se necessario, provvedimenti di urgenza”.

16.41 – Napolitano: “Presto nuovo governo o voto”. “Entro breve tempo o si formerà un nuovo governo che possa con la fiducia del Parlamento prendere ogni ulteriore necessaria decisione o si scioglierà il Parlamento per dare subito inizio a una campagna elettorale da svolgere entro i tempi più ristretti”. E’ quanto afferma in una nota il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Non esiste alcuna incertezza sulla scelta del Presidente del Consiglio di rassegnare le dimissioni” ha detto Napolitano, aggiungendo che sulla base di accordi tra i Presidenti delle Camere e dei gruppi parlamentari la legge di stabilità “sarà approvata nel giro di alcuni giorni”. “Sono del tutto infondati i timori che possa determinarsi in Italia un prolungato periodo di inattività governativa e parlamentare, essendo comunque possibile in ogni momento adottare, se necessario, provvedimenti di urgenza”. E’ quanto si legge in una dichiarazione del capo dello Stato.

16.42 – Slitta presentazione maxi emendamento. Slitta ancora la presentazione del maxiemendamento del governo al ddl stabilità. Secondo quanto riferiscono senatori della maggioranza, il testo del governo, inizialmente atteso per stamattina e successivamente per le 16, dovrebbe essere presentato in commissione Bilancio di Palazzo Madama nel tardo pomeriggio, intorno alle 18.30.

16.36 – Conti pubblici: maggioranza in Aula Camera si ferma a 283. La maggioranza raggiunge 283 voti nell’Aula della Camera nella votazione degli articoli del ddl di assestamento. L’opposizione non ha votato.

16.32 – Schifani: “Ora scelte celeri e coesione politica”. “Il momento che stiamo vivendo, con la speculazione internazionale che aggredisce il Paese, richiede celerità di scelte e coesione politica”. Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, che alla conferenza dei capigruppo proporrà di approvare la legge di stabilità entro la settimana.

16.31 – Donadi (Idv): “Favorevoli ai tempi, ma solo per bene Paese”. “E’ paradossale che siano i gruppi di opposizione che si ritrovano a dire ad un governo che non c’è e a una maggioranza che non c’è: per favore, fate in fretta”. Lo ha detto, in aula, il capogruppo Idv Massimo Donadi spiegando, a proposito dell’esame del Ddl stabilità, che Idv è “disponibile a stare in aula anche sabato e domenica. Ma il governo non merita disponibilità, la nostra disponibilità non va al governo ma al Paese”.

16.26 – Per Pdl, “bene disponibilità opposizione su legge stabilità”. ”L’approvazione dell’assestamento e della legge di stabilità è considerata dal governo e dal Pdl una priorità: la disponibilità delle opposizioni ad una loro approvazione rapida è un fatto che accogliamo con soddisfazione. La decisione sull’iter verrà assunta dalla conferenza dei capigruppo, ma accogliamo questa proposta per un via libera più celere possibile”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Simone Baldelli del Pdl.

16.24 – Fini: “Proporrò tempi celeri per legge stabilità”. Nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio, convocata per le 18, la presidenza della Camera “avanzerà una proposta che tenga conto della necessità di avere tempi celeri per l’approvazione della legge di stabilità”: lo ha detto nell’Aula della Camera il presidente Gianfranco Fini.

16.20 – Casini e Bersani sentono Colle: “No a ritardi”. Contatti tra i leader dell’opposizione e il Colle. Al centro la preoccupazione sul ritardo con cui la maggioranza sta lavorando al maxiemendamento al ddl stabilità. Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini hanno espresso i loro timori al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ribadendo la disponibilità delle opposizioni ad accelerare l’iter di approvazione del ddl stabilità. La linea delle opposizioni è quella di ripetere l’atteggiamento tenuto ieri con il rendiconto per permettere il via libera in tempi brevissimi del provvedimento, arrivare quindi alle dimissioni del premier Silvio Berlusconi e quindi verificare la possibilità di dar vita subito a un governo di unità nazionale.

16.15 – Franceschini: “Ddl Stabilità entro domenica”. Le opposizioni sono “disposte a consentire l’approvazione della legge stabilità nella giornata di sabato o domenica”. Ad annunciarlo in Aula alla Camera è stato Dario Franceschini. “Di fronte all’emergenza del Paese non ci può essere week end, non ci può essere alibi”, ha sottolineato il capogruppo del Pd, “siamo pronti a stare qua e consentire l’approvazione della legge di stabilità”. Tuttavia, ha chiarito, la legge passerà “senza il nostro voto, perché il nostro non può essere che un voto contrario”.

16.06 – Possibile Cdm oggi pomeriggio. Un Consiglio dei ministri potrebbe essere convocato nel tardo pomeriggio – a quanto si apprende – per ricalibrare il maxiemendamento in vista del varo della legge di stabilità, alla cui approvazione il premier Silvio Berlusconi ha legato ieri le sue dimissioni. I ministri sono allertati, anche se non hanno ancora ricevuto una convocazione ufficiale, dopo l’accelerazione impressa alla giornata dal nuovo crollo delle borse e dall’ennesima impennata dello spread.

16.02 – Veltroni: “Sì a larghe intese, situazione come con Br”. “Bisogna trovare al più presto una persona autorevole anche in Europa che guidi il Paese fuori dalla crisi nel dopo Berlusconi”. Lo ha detto Walter Veltroni intervistato da RaiNews24. Secondo il parlamentare del Pd “è paradossale che, dopo quello che è successo, il centrodestra voglia allungare il brodo per andare alle elezioni anticipate”. L’ex segretario del Pd ha poi sottolineato che “un accordo tra tutte le opposizioni è possibile e può essere un elemento di riferimento per un governo di larghe intese”. “Non possiamo precipitare il nostro Paese – ha detto ancora il parlamentare – in una campagna elettorale urlata e strillata. Non c’è da scherzare. La situazione è drammatica come ai tempi del terrorismo. Ci sono momenti della storia in cui si debbono prendere decisioni per andare avanti”. Quanto all’impegno di Berlusconi a dimettersi dopo dopo l’approvazione della manovra economica, Veltroni ha sottolineato che questo deve avvenire “ad horas, perché aspettare 1 mese sarebbe da irresponsabili”.

15.52 – Scajoliani: “Sbagliato andare alle urne ora”. ”Andare alle urne ora sarebbe sbagliato”. Lo scrive la rubrica “la bussola” di Claudio Scajola sul sito Caravella.eu. “Occorre – aggiunge – assicurare immediatamente stabilità di governo al Paese

15.40 – Mazzuca (Pdl): “Ok a maxiemendamento entro lunedì”. ”Nell’interesse dell’Italia è necessario approvare il maxiemendamento prima dell’apertura dei mercati di lunedì. Il mio è un appello che rivolgo alle massime autorità e a tutte le forze parlamentari”. Lo dichiara in una nota Giancarlo Mazzuca, deputato del PdL.

15.37 – Nitto Palma a Palazzo Grazioli per il vertice Pdl. Il ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, è arrivato a Palazzo Grazioli, dove è in corso un vertice del Pdl con Silvio Berlusconi.

15.32 – Micciché: “Grande Sud contrario a elezioni anticipate”. ”Andare al voto adesso significa rendere più instabile e meno credibile il nostro Paese. Di fronte agli attacchi dei mercati finanziari bisogna reagire con fermezza e realizzare immediatamente le riforme che l’Europa partendo proprio da quelle che riguardano il Sud”. Lo afferma, in una nota, Gianfranco Micciché.

15.30 – Casini e Bersani in contatto con il Quirinale. Contatti continui in queste ore tra i leader dell’opposizione e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Pier Luigi Bersani, a quanto si apprende, avrebbe sentito per telefono in mattinata il capo dello Stato per denunciare “la piena irresponsabilità e inconsapevolezza della maggioranza” che alla richiesta dell’opposizione di accelerare sulla legge di stabilità davanti agli indici dello spread alle stelle, nicchiava come a prendere tempo.

15.27 – Scontro Pdl sul voto. I firmatari della lettera dell’Haessler stanno già preparando un nuovo documento per poi far partire la raccolta firme. “Per salvare il Paese occorre dire subito no alle elezioni anticipate”, e’ la premessa dei promotori dell’iniziativa. Ad uno scenario simile pensano anche Formigoni e l’area che fa riferimento a Claudio Scajola. Al momento non c’è un fronte unico anti-voto, ma la linea ufficiale del Cavaliere è osteggiata – riferiscono fonti parlamentari del Pdl – da più di cinquanta deputati. Oltre al gruppo capitanato da Urso, a non volere le elezioni anticipate sono gli ex Responsabili che stanno pensando di costituire una componente politica alla quale parteciperebbero esponenti tra cui Sardelli e Milo e l’area di Micciché. Il ragionamento di evitare le urne è condiviso da diversi ‘big’ di via dell’Umiltà e soprattutto dalla maggior parte dei ministri che compongono il governo Berlusconi. Ministri in particolar modo vicini al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che da giorni sostiene la necessità di dar vita ad un governo di larghe intese.

15.24 – Azzollini: “Possibile approvare legge stabilità entro venerdì”. “Tecnicamente tutto si può fare. Spetta alla capigruppo e al Senato decidere. La commissione Bilancio si atterrà certamente ai tempi che saranno decisi, come sempre”. Risponde così il presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini (Pdl), ai giornalisti che gli chiedevano se sia possibile approvare entro venerdì la legge di stabilità come richiesto dalle opposizioni.

15.11 – Fli vuole nuovo esecutivo entro prossima settima. ”Futuro e Libertà auspica che già nella prossima settimana l’Italia abbia un nuovo governo di ricostruzione nazionale guidato da una personalità in grado di riconciliare il Paese con i mercati e con l’Europa per salvare la nostra economia. A tal fine i gruppi parlamentari di Fli sono impegnati a favorire l’approvazione in tempi rapidissimi della Legge di Stabilità Finanziaria ai cui contenuti ha dato un contributo con una propria proposta organica presentata come emendamento già sottoscritto dal Terzo Polo’. E’ quanto si legge in un comunicato di Fli.

15.10 – Schifani: “Approvare legge stabilità entro questa settimana”. Approvare la Legge di Stabilità entro questa settimana in Senato. Questa, secondo quanto si apprende da fonti vicine al presidente del Senato Renato Schifani, la proposta che lo stesso presidente avanzerebbe ai capigruppo che si riuniscono a Palazzo Madama alle 18.

15.08 – Bersani su Twitter: “Pronti ad accelerare i tempi”. ”I tempi stringono drammaticamente. Siamo pronti ad ogni soluzione che consenta un’accelerazione seria dei tempi”. Lo ha scritto pochi minuti fa, su Twitter, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

15.02 – Legge stabilità: alle 18 conferenza capigruppo Senato. La conferenza dei capigruppo del Senato è stata convocata alle 18 per decidere l’accelerazione dei tempi di approvazione della legge di stabilità chiesta dalle opposizioni.

14.50 – Da Berlusconi anche Cicchitto e La Russa. Continuano a ritmo serrato gli incontri del premier a palazzo Grazioli, dopo le annunciate dimissioni successive alla approvazione alla legge di stabilità. Sono da poco arrivati nella residenza romana del premier il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, e il capogruppo dei deputati Fabrizio Cicchitto. Da oltre da due ore sono riuniti il presidente dei senatori, Maurizio Gasparri, e il suo vice, Gaetano Quagliariello, raggiunti poco dopo dal segretario del pdl Angelino Alfano.

14.36 – Terzo Polo chiede di anticipare i tempi della crisi. Il Terzo Polo chiede di accelerare il percorso politico concordato ieri tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e quello del Consiglio Silvio Berlusconi.

14.28 – Di Pietro: “No a inciuci, subito elezioni. Niente si vota al buio”. Antonio Di Pietro chiede le elezioni anticipate e dice no ai governi di larghe intese. Solo con le elezioni, dice Di Pietro al Tg1, si può arrivare a un governo che “vada a prendere i soldi a quelli che finora hanno fatto i furbi”. Ogni altra soluzione “è un inciucio” che serve a fare “macelleria sociale”. ”Niente si vota al buio” ha detto Di Pietro in un’intervista al Tg1, rispondendo alla domanda se l’Idv voterà il maxiemendamento alla legge di stabilità. “Sappiamo bene come si è comportato finora il governo Berlusconi gli dai un dito e ti frega il braccio – aggiunge Di Pietro – per cui una cosa è far quadrare i conti come ci chiede l’Unione Europea altra cosa è fare macelleria sociale. Vogliamo leggerla, d’altronde anche il Capo dello Stato lo sta leggendo in questo momento figurarsi se non lo dobbiamo leggere noi che vogliamo rappresentare quella parte dei cittadini che finora sono sempre stati cornuti e mazziati”.

14.26 – D’Alema: “Umori Parlamento vanno contro le elezioni”. ”Siamo in una situazione drammatica, è evidente che non ci sono margini per fare giochini per prendere tempo sperando che la situazione precipiti verso le elezioni. Sarebbero giochini da irresponsabili”. Così Massimo D’Alema auspica che “in tempi brevissimi” si approvi la legge di stabilità “per dare poi un quadro certo al paese”. Sull’ipotesi di un governo tecnico, il presidente del Copasir sostiene che “gli umori del Parlamento vanno in questa direzione”. Certo spetta al Quirinale decidere e “spero che prestissimo all’inizio della prossima settimana possano iniziare le consultazioni”. Per questo “a meno che non ci siano norme scandalose le opposizioni favoriranno un’approvazione rapida della legge di stabilità”.

14.11 – Gianni Letta a Palazzo Grazioli. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha raggiunto la residenza romana di Silvio Berlusconi. E’ in corso un incontro per fare il punto sulla situazione della maggioranza, alla luce di quanto accaduto ieri. A Palazzo Grazioli il segretario generale del Pdl Angelino Alfano, il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, il senatore Gaetano Quagliariello, l’avvocato del premier Nicolò Ghedini. Il portavoce Paolo Bonaiuti ha lasciato l’abitazione del premier.

14.05 – Camusso: “Uniti contro stretta licenziamenti”. ”Ho qualche preoccupazione che tornidi assoluta attualità un intervento unilaterale sui licenziamenti. Non sono affatto serena, in questi giorni vedo un avvitarsi di situazioni che costituiscono nuove ragioni perché ci si senta con Cisl e Uil per ragionare insieme”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine della sua intervista a Radio Articolo 1.

14.02 – Sacconi ‘apre’ ai licenziamenti. ”Vista la situazione attuale,valuteremo, alla luce di come si è posta, in relazione alle sollecitazioni di Bruxelles”. Così il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, risponde a chi gli chiede se il governo incontrerà le parti sociali, come annunciato, per discutere delle norme sul lavoro, in particolare sui licenziamenti, contenute nel documento presentato a Bruxelles. A tal proposito, secondo il ministro, “sarebbe davvero importante se le parti sociali, in questo contesto di transizione politica, fornissero un’indicazione condivisa”. Sacconi ha quindi precisato: “oggi incontriamo i rappresentanti della Commissione europea per considerare lo stato di attuazione delle misure sulle quali ci siamo impegnati e che loro hanno sollecitato”.

13.58 – Valentini (Pdl): “Ddl per candidatura unica”. “Tanto più in quanto si profilino elezioni anticipate, ho accelerato la presentazione di un disegno di legge per la reintroduzione della preferenza unica nell’attuale legge elettorale e per l’obbligo di candidatura in una sola circoscrizione”. Lo annuncia il senatore del Pdl Domenico Benedetti Valentini, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali che critica l’attuale legge elettorale. “Dopo tanti anni di esperienza politica, sarei teoricamente prevenuto contro le perversioni e le lotte intestine comportate dalle preferenze, poco aventi a che fare con la democrazia. Ma di fronte ai seri rischi di cortigianismo e privilegio burocratico nelle liste bloccate di tutti i partiti, nessuno escluso – spiega Benedetti Valentini – sono favorevole a tornare alla competizione aperta”. “Nelle prossime settimane, poi, con un occhio agli sviluppi politici, presenterò – annuncia sempre il senatore del Pdl – altri testi contemplanti sistemi elettorali più articolati tali da neutralizzare il referendum, perché francamente considero un ritorno al ‘mattarellum’ coi collegi una gravissima regressione”.

13.50 – Romani: “Dati sconfessano chi lega spread a premier”. “L’andamento dei mercati di oggi contraddice le tesi espresse finora da chi riteneva che la soluzione della crisi che ha colpito anche l’Italia potesse arrivare dalle dimissioni del premier”: parola del ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani.

13.43 – Alfano e Ghedini da Berlusconi a Palazzo Grazioli. Il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano ha raggiunto poco fa la residenza di Silvio Berlusconi. A Palazzo Grazioli anche l’avvocato del premier e deputato Pdl Niccolò Ghedini. Il premier aveva già incontrato Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello.

13.36 – Formigoni: “Berlusconi pensi a maggioranza allargata”. “Chiedo al presidente Berlusconi, che ha avuto un atteggiamento di grande responsabilità nell’annunciare ieri le sue dimissioni dopo l’approvazione della legge di stabilità, di esplorare tutte le possibilità, nessuna esclusa, perchè l’Italia possa avere dopo le sue dimissioni un governo con una maggioranza larga e forte che riporti sotto controllo la situazione economica”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, secondo il quale “andare a elezioni anticipate nelle attuali condizioni drammatiche per l’economia sarebbe un grave danno per l’Italia”.

13.25 – Gentile: “Al momento non c’è patrimoniale”. “Allo stato non c’e’ la patrimoniale”. Lo afferma il sottosegretario all’Economia, Antonio Gentile, dopo il suo intervento in commissione Bilancio, dove è atteso per questo pomeriggio il maxiemendamento del governo alla legge di stabilità. Gentile ha risposto alle domande dei giornalisti sull’eventualità di norme non precedentemente annunciate e che potrebbero essere comprese nel testo del governo.

13.22 – Terminato incontro Napolitano – Letta – Tremonti. E’ terminato dopo circa un’ora e un quarto l’incontro al Quirinale tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

13.12 – Testo maxiemendamento pronto oggi alle 16. Il maxiemendamento del Governo allaLegge di Stabilità è atteso in commissione Bilancio del Senato per le 16. Lo riferiscono senatori dell’opposizione. “Attualmente – si spiega – Tremonti è da Napolitano. La partita si gioca li”.

12.57 – Cicchitto: “Siamo allo stallo, non è il momento per Alfano”. Un governo di transizione guidato da Angelino Alfano non è, al momento, plausibile. Lo ha spiegato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. L’ipotesi, per Cicchitto, è legata al “quadro numerico e politico. Io lo auspico, ma la situazione di stallo che viviamo non lo rende al momento plausibile”. Per il capogruppo Pdl se ne parlerà, comunque, a fine novembre, quando la fase di “fuoriuscita dell’Italia dalla crisi e dagli attacchi della speculazione” sarà completata grazie “all’onere che si è assunto Silvio Berlusconi. Dopo la fine del mese si potrà aprire la fase di confronto politico, ma – ha sottolineato Cicchitto – per noi qualsiasi ipotesi di ribaltone è da respingere. La strada è quella che porta al corpo elettorale”.

12.52 – Scajola sonda parlamentari su voto. “Preferisci andare al voto o avere un nuovo governo?”. Claudio Scajola arriva a Montecitorio e ‘sonda’ i parlamentari presenti, da sinistra a destra, per capire le loro intenzioni dopo l’annuncio della dimissioni di Silvio Berlusconi. “Qui non è più tempo di giocare”, ripete ai deputati che incontra. Ai giornalisti invece dice: “Aspettate, fatemi fare il mio lavoro”.

12.47 – Gasparri e Quagliariello da Berlusconi a Palazzo Grazioli. Il capogruppo del Pdl al Senato,Maurizio Gasparri e il suo vice Gaetano Quagliariello sono appena giunti a Palazzo Grazioli per un incontro con il premier Silvio Berlusconi. A via del Plebiscito è arrivato da qualche minuto anche Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza e portavoce di Berlusconi.

12.40 – Incontro Bersani-Casini alla Camera. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, insieme al capogruppo Dario Franceschini, è riunito con il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, e il segretario Lorenzo Cesa per definire una strategia per accelerare le dimissioni del premier Silvio Berlusconi. La riunione precede l’Assemblea del gruppo del Pd e quella del Terzo Polo.

12.36 – Anche Gianni Letta da Napolitano. All’incontro tra Tremonti e Napolitano, in corso da circa mezz’ora, partecipa anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Al centro della discussione il testo del maxiemendamento alla legge di Stabilità che il governo dovrà presentare in Senato e la difficile situazione dei titoli del debito pubblico italiano di queste ore.

12.32 – Camusso: “Governo vada via subito”. “Invece di perdere tempo nelle discussioni sulle formule di governo bisogna impegnarsi su come dare all’Europa risposte nel segno dell’eguaglianza sociale”. E’ quanto ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo a filo diretto su Radioarticolo1, l’emittente del sindacato di Corso Italia. “Il tema vero – ha aggiunto – e’ ch,e quello che e’ assolutamente evidente, e’ che nessuna soluzione che lascia a questo governo e a questa politica la prosecuzione, ci mette al riparo”. Insomma ci vuole un nuovo governo con una nuova politica che pensi a una patrimoniale, alla lotta all’evasione fiscale, a una redistribuzione del carico fiscale e a misure a favore del lavoro immediatamente invece che pensare a penalizzare le pensioni e il lavoro .

12.31 – Giovanardi: “Irresponsabili alimentano incendio”. ”L’Italia sta pagando duramente leconseguenze dell’azione degli irresponsabili che ieri hanno voluto dimostrare davanti a tutti i mercati del mondo che al Governo Berlusconi è stata sottratta la maggioranza assoluta alla Camera, ma senza che l’opposizione abbia una maggioranza e un programma alternativo”. A dichiararlo è il senatore Carlo Giovanardi (Pdl). “I cittadini italiani – osserva Giovanardi – sapranno ben giudicare questi incendiari che gridano al fuoco alimentando di continuo l’incendio”

12.19 – Idv: “Non chiedeteci di votare macelleria sociale”. “Nessuno puo’ chiederci di votare una politica antitetica alla nostra. Se le misure del ddl stabilita’ sono quelle annunciate noi votiamo no”. Lo ha detto il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. “Cos’e’ – ha aggiunto – ammazziamo gli italiani per fare piacere ad una maggioranza che non c’e’ piu?. Se il governo si rende conto di non avere i numeri, il punto non e’ che le opposizioni debbano fare passare misure che sono macelleria sociale. Il governo venga dalle opposizioni, si confronti e modifichi il testo”.

12.11 – Idv: “Elezioni sono via maestra”. “Noi siamo convinti che le elezioni anticipate siano la via maestra. Prima si fanno e meglio è”. Lo sostiene il capogruppo alla Camera dell’Idv, Massimo Donadi. Spiegando che così si potrà poi “offrire un governo forte e legittimato dai cittadini, che affronti la crisi anche con misure di equita’ sociale”. L’Idv “non è disponibile ad accrocchi – aggiunge – con un governo sostenuto da una ventina di transfughi. Sarebbe la fotocopia del governo attuale. Noi pensiamo che questo Parlamento sia moralmente delegittimato: in 100 hanno già cambiato casacca ed altri sono disponibili a farlo. Un governo tecnico non sarebbe, nei fatti, una soluzione, perché sarebbe ricattato, in Aula, da chi vuole qualcosa in più per sè e non per il Paese”.

12.08 – Pd: riduciamo a 10 nostri emendamenti. La situazione ”è drammatica e l’andamento dei mercati ci segnala un peggioramento che fa temere per la tenuta del Paese”. Lo affermano i senatori Pd Vidmer Mercatali e Mauro Agostini, capogruppo e relatore di minoranza in commissione. “Occorre una immediata approvazione del bilancio e della legge di stabilità comprensiva degli emendamenti che l’Europa ci chiede per restituire credibilità all’Italia”. “Abbiamo deciso una drastica riduzione dei 250 emendamenti presentati. Ne resteranno solo una decina”

12.05 – Vizzini aderisce ufficialmente a Psi. Carlo Vizzini, Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato ed ex segretario del Psdi, lascia il Pdl ed aderisce al Psi. Lo hanno ufficializzato oggi lo stesso Vizzini ed il segretario del Psi, Riccardo Nencini, in una conferenza stampa congiunta. La prima conseguenza politica di questa decisione è che se il Governo porrà la fiducia sul maxiemendamento al ddl stabilità, Vizzini si asterrà dal partecipare alla votazione. “Per rispetto alla lista che mi ha eletto – dice Vizzini – mi asterrò dal partecipare al voto perché al Senato l’astensione equivale a voto contrario”.

12.03 – Tremonti a colloquio con Napolitano. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, è giunto poco dopo mezzogiorno al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

12.00 – Letta (Pd): “Tentare governo di emergenza entro lunedì”. “Quel che sta succedendo sui mercati impone una drammatica accelerazione”. Lo afferma il vicesegretario Pd Enrico Letta in una nota. “Le forze politiche devono fare un gesto di responsabilita’, chiudere in quattro giorni come avvenne a luglio la legge di Stabilita’ e – aggiunge – tentare di far nascere lunedi’ il governo di emergenza. I mercati non capiscono e respingono i bizantinismi dilatori di una politica italiana che sembra non essersi ancora resa conto della situazione”.

11.55 – Schifani: “Garantirò diritti del parlamento e interessi del Paese”. “Come sempre garantirò i diritti del Parlamento e gli interesse del Paese”. Lo afferma il presidente del Senato, Renato Schifani, che nella mattinata ha ricevuto una lettera dalle opposizioni che chiedono l’accelerazione dei tempi di approvazione del ddl stabilità. Secondo quanto si apprende il presidente convocherà la conferenza dei capigruppo dopo che sarà depositato il commissione Bilancio il maxiemendamento non ancora prevenuto.

11.51 – Reguzzoni (Lega): “Accelerare? Sì, ma serve calendario Senato”. Accelerare sul ddl Stabilità? “Noi siamo assolutamente d’accordo. Per noi le cose prima si fanno meglio è”, dice il capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, che sulla richiesta delle opposizioni di lavorare anche di domenica osserva: “Noi eravamo qui anche l’11 agosto”. Ma Reguzzoni sottolinea che, finché il Senato non decide il calendario con il quale licenzierà il ddl stabilità, è “impossibile” formulare delle ipotesi.

11.48 – Napolitano: “Stretta su Btp minaccia lavoro”.”Dobbiamo uscire innanzitutto, oggi, da una stretta molto pericolosa sui titoli del nostro debito pubblico nei mercati finanziari e sulle condizioni dei nostri istituti di credito con prevedibili ricadute sull’attività economica e sull’occupazione”, ha detto Giorgio Napolitano.

11.47 – Un’ora di colloquio tra Confalonieri e Berlusconi. Un incontro durato quasi un’ora quello tra il numero uno di Mediaset, Fedele Confalonieri, e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Confalonieri e’ arrivato a via del Plebiscito poco prima delle 11.

11.39 – Nuova capigruppo stasera. Una nuova conferenza dei capigruppo della Camera si terra’ stasera, al termine dei lavori d’aula, per stabilire il calendario di approvazione del ddl di stabilita’, alla luce delle decisioni che prendera’ il Senato, cui il provvedimento e’ stato assegnato. Lo ha deciso la capigruppo riunita stamattina. Oggi pomeriggio, alle, 16, in aula si votera’ l’assestamento di bilancio. A seguire due mozioni.

11.38 – Napolitano: “Subito decisioni”. Servono “nuovi comportamenti anche nelle istituzioni e da parte delle forze politiche”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la celebrazione della Giornata dello spettacolo al Quirinale. “Per trarci fuori dalla condizione critica e allarmante in cui ci troviamo – ha proseguito – occorre che cadano troppe chiusure e vecchi tabu’, che si crei un clima di confronto piu’ aperto e obiettivo, ancorato ai problemi reali della societa’ e dello Stato e alle loro possibili soluzioni”. “Abbiamo bisogno di decisioni presto, e via via nei prossimi anni – ha aggiunto Napolitano – che diano il senso di una rinnovata responsabilita’ e coesione nazionale”.

11.34 – La Russa: “Per approvare legge stabilità servono 15-30 giorni”. “Se si vuole, in 10-15 giorni correndo, ma correndo molto, si può approvare la legge di stabilità. Nella peggiore delle ipotesi, questi tempi possono raddoppiare ma non andare oltre: diciamo che servono dai 15 ai 30 giorni”. Così il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha spiegato i tempi necessari per l’approvazione della legge di stabilità, emendata con le richieste della Ue

11.07 – La Russa: “Ipotesi voto a febbraio”. “L’ipotesi più probabile è che si vada al voto entro febbraio”. E’ quanto afferma il ministro della Difesa Ignazio La Russa, a margine di una cerimonia alla Sinagoga di Roma. “Mi sembra l’ipotesi più naturale e più convincente, oltre che più facile a verificarsi”, spiega l’esponente del Pdl.

11.00 – Gelmini: “Berlusconi non è finito”. Chi dice che questo è l’ultimo atto“non conosce Berlusconi” che ha fatto “un gesto di responsabilità “ ma non è affatto “finito” e “resterà il leader del centrodestra”. Lo dice, in una intervista alla Stampa, il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, secondo la quale “la sinistra si illude se pensa che adesso Berlusconi possa essere messo da parte. Quel che ha avviato durerà, non può essere archiviato”. Contro di lui, osserva, “c’è stato un impressionante fuoco di fila”, “attacchi violentissimi”, perchè la sinistra “ha usato contro di lui mezzi leciti e illeciti per distruggerne l’immagine”. Ma “io che giro tanto le posso assicurare che la gente è ancora con lui”. Nel Pdl, comunque, “c’è coesione, anche se qualcuno vuol fare credere esattamente il contrario” e “la classe dirigente è unita attorno al progetto Alfano”.

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