Dalla provincia al cuore di Roma. I cittadini di Riano, Corcolle e Fiumicino, future “Terzigno” del Lazio, sono scesi in piazza Santi Apostoli per manifestare contro le discariche scelte per raccogliere l’eredità di Malagrotta, l’ecomostro che per oltre trent’anni ha smaltito tutta l’immondizia capitolina. L’emergenza rifiuti – protestano – non si può risolvere aprendo nuovi impianti di inquinamento e devastazione del territorio. “L’unica strategia possibile – secondo Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – è quella che investe seriamente su riduzione, raccolta differenziata e riuso dei rifuti. In pochi mesi la quantità di spazzatura incenerita o conferita in discarica sarebbe irrisoria”. Pura utopia per Roma e per il Lazio: nella capitale la differenziata è ancorata a percentuali misere di differenziata, di poco superiori al 20%. Tutto il resto viene nascosto sotto terra. Ma i cittadini di Riano, Corcolle e Fiumicino la “monnezza” della capitale non la vogliono. “Se necessario – affermano – siamo pronti a salire sulle barricate”.
Servizio di Tommaso Rodano

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