Premetto che l’idea del complotto universale, che tanti affascina, mi richiama alla mente una frase di Karl Popper: “Ammettere la possibilità del complotto significa riconoscere la plasmabilità della Storia da parte della Ragione”.

Ad ogni modo è davvero pertinente uno studio condotto recentemente dall’Eth, il Politecnico federale di Zurigo, ossia una delle migliori università del mondo, cui sono legati una ventina di premi Nobel. Lo studio ha per argomento proprio la rete delle multinazionali (i soggetti più importanti dell’economia odierna) che hanno influenza sulla competizione nel mercato globale e sulla stabilità finanziaria. Ed è il primo studio che ha esaminato sia l’architettura delle proprietà internazionali di tale rete, sia il controllo potenziale di ciascuna multinazionale: ossia l’effettiva influenza degli azionisti nella strategia economica. Giacché finora erano state esaminate solo alcune reti di proprietà, ma trascurando la struttura di controllo a livello globale, o alcuni gruppi economici nazionali. Ed erano state neglette le relazioni di controllo reciproco, dirette e indirette, che sussistono fra le maggiori multinazionali.

Dunque esaminando 37 milioni di entità economiche in 194 paesi, fra persone e aziende, si è arrivati a considerare per importanza 43.060 multinazionali o Tnc (Transnational Corporations), analizzandone le partecipazioni dirette e indirette, ossia tutto il network.

Si è dunque visto che esiste un nucleo di solo 1300 imprese che controlla circa la metà di tutte le multinazionali, e la cui proprietà resta perlopiù nel nucleo stesso, attraverso complicati meccanismi di partecipazione reciproca. Cioè esiste un piccolo gruppo di multinazionali, strettamente connesse, che detengono la maggioranza delle azioni l’una dell’altra: 737 dei maggiori azionisti detengono l’80% del controllo di tutte le più importanti multinazionali. In altri termini, circa 4/10 del controllo di tutte le multinazionali del mondo è in mano (attraverso una rete intricatissima di relazioni e proprietà) a sole 147 multinazionali che hanno il pieno controllo di loro stesse: la maggior parte sono intermediari finanziari. Inoltre le imprese con maggior numero di partecipazioni sono connesse fra di loro, il cosiddetto rich-club phenomenon: i ricchi diventano sempre più ricchi.

Ciò ha diverse e inquietanti implicazioni: da un lato la competizione nel mercato globale è significativamente ridotta dal complesso sistema di partecipazioni reciproche di non molte imprese. Se queste sono legate in maniera diretta o indiretta da partecipazioni azionarie è difficile che si facciano guerra fra loro. Questo non riesce a essere impedito dagli organismi antitrust, in quanto non dispongono degli strumenti analitici e quantitativi per individuare i network globali. Dall’altro lato, al contrario di quanto è stato affermato per anni da non pochi economisti, l’alta concentrazione di interconnessioni fra le istituzioni finanziarie comporta un alto rischio di sistema: il fallimento di un’impresa si può propagare, con effetto domino, in tutto il sistema. Esattamente come è accaduto nell’ultimo crollo finanziario. Sicché ogni crollo finanziario può diventare un’epidemia.

Questa la top 50 dei soggetti economici più influenti al mondo e le sigle delle nazioni d’appartenenza. “Sebbene Stati Uniti e Gran Bretagna dichiarino la necessità di libero mercato” commenta la dr.ssa Stefania Vitali, uno degli autori dello studio “si finisce per avere un network con imprese, perlopiù inglesi e americane, strettamente connesse fra di loro”.

1 Barclays Plc – Gb
2 Capital Group Companies Inc – Us
3 Fmr Corp – Us
4 Axa – Fr
5 State Street Corporation – Us
6 JPMorgan Chase & Co. – Us
7 Legal & General Group Plc – Gb
8 Vanguard Group, Inc., The – Us
9 Ubs Ag – Ch
10 Merrill Lynch & Co., Inc. – Us
11 Wellington Management Co. L.L.P. – Us
12 Deutsche Bank Ag – De
13 Franklin Resources, Inc. – Us
14 Credit Suisse Group – Ch
15 Walton Enterprises Llc – Us
16 Bank of New York Mellon Corp. – Us
17 Natixis – Fr
18 Goldman Sachs Group, Inc., The – Us
19 T. Rowe Price Group, Inc. – Us
20 Legg Mason, Inc. – Us
21 Morgan Stanley – Us
22 Mitsubishi Ufj Financial Group, Inc. – Jp
23 Northern Trust Corporation – Us
24 Société Générale – Fr
25 Bank of America Corporation – Us
26 Lloyds Tsb Group Plc – Gb
27 Invesco Plc – Gb
28 Allianz Se – De
29 Tiaa – Us
30 Old Mutual Public Limited Company – Gb
31 Aviva Plc – Gb
32 Schroders Plc – Gb
33 Dodge & Cox – Us
34 Lehman Brothers Holdings, Inc. – Us
35 Sun Life Financial, Inc. – Ca
36 Standard Life Plc – Gb
37 Cnce – Fr
38 Nomura Holdings, Inc. – Jp
39 The Depository Trust Company – Us
40 Massachusetts Mutual Life Insur. – Us
41 Ing Groep N.V. – Nl
42 Brandes Investment Partners, L.P. – Us
43 Unicredito Italiano Spa – It
44 Deposit Insurance Corporation of Japan – Jp
45 Vereniging Aegon – Nl
46 Bnp Paribas – Fr
47 Affiliated Managers Group, Inc. – Us
48 Resona Holdings, Inc. – Jp
49 Capital Group Internationa, Inc. – Us
50 China Petrochemical Group Co. – C

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