La crisi economica questa notte ha avuto un peggioramento repentino. Non si era mai registrato un innalzamento dello spread di 50 punti in poche ore.

Siamo sull’orlo del baratro e la cosa drammatica è che nessuno sembra rendersene conto. La nave continua la sua crociera anche se andiamo incontro a un iceberg. Ci sono file di consumatori in preda a raptus edonistici davanti ai negozi (a Roma, a Rimini, a Bologna). Pare essere sul Titanic  dove “con il ghiaccio dentro al bicchiere faremo un brindisi tintinnante”. Nessuno sembra prendere sul serio la situazione.

D’altro canto, lo scarto sulle intenzioni di voto del centrosinistra sul centrodestra non è mai stato così alto. E allora dobbiamo sollecitare noi i leader dell’opposizione a fare qualcosa, a vedersi e parlarsi, a combinare un’azione comune. Ma in tempi rapidi, rapidissimi.

Negli ultimi due anni ci siamo mobilitati per protesta più di una volta. Ora è il momento di mobilitarsi per proporre che il centrosinistra smetta i panni dell’opposizione e si metta seriamente a pensare a un progetto che salvi la nostra nazione dal default, senza far pagare questa crisi ai cittadini che hanno già dato.

E ora che chi di dovere si assuma le proprie responsabilità. Se non lo facciamo ora che lo spread del centrosinistra è ai suoi massimi storici, quando?

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