Il presidente della commissione Giustizia del Senato, il pidiellino Filippo Berselli, ha sospeso l’esame del ddl sulla prescrizione breve, rinviando la ripresa della discussione a un eventuale calendarizzazione della conferenza dei capigruppo. A indurlo a questa decisione è stata l’attività di ostruzionismo portata avanti con tenacia dalle opposizioni. “Ho messo il disegno di legge nel cassetto, in coda a tutti gli altri e non intendo più affrontarlo”, ha detto Berselli. La decisione di mettere almeno temporaneamente da parte la proposta di legge che prevede tempi di prescrizione più brevi per gli incensurati. Questa volta la palla passa davvero alla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama che potrebbe decidere di calendarizzare comunque nelle prossime settimane il provvedimento direttamente in aula.

Esulta l’opposizione: Silvia Della Monica, capogruppo Pd in commissione Giustizia, afferma che “se la maggioranza dovesse insistere proseguiremo a far valere le ragioni per il ritiro del provvedimento e per l’approvazione di misure che servano invece all’accelerazione dei processi”. Anche se si tratta solo di uno stop temporaneo, ha detto Della Monica, “siamo di fronte ad una vittoria dell’opposizione che ha fermato l’ennesima legge ad personam”.

A parte la soddisfazione, le opposizioni hanno anche ribadito la loro contrarietà al provvedimento sottolineando anche che il disegno di legge non può comunque essere esaminato durante la sessione di bilancio che si aprirà domani. Concetto chiarito sia da Felice Casson (Pd) sia da Luigi Li Gotti (Idv), che ha aggiunto: “Il provvedimento contiene degli oneri finanziari e quindi non può essere discusso né in commissione né in Aula durante la sessione di bilancio”.

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