La presunta alternativa si è inabissata alla terza puntata. E ora il vuoto lasciato da Annozero assomiglia a una voragine di cui non si vedono i confini. La dimostrazione plastica del suicidio della Rai è il naufragio di Star Academy, la trasmissione che viale Mazzini aveva voluto in prima serata il giovedì su Raidue, al posto dell’esiliato Michele Santoro. La gara tra giovani cantanti (sulla falsariga di X-Factor) avrebbe dovuto reggere il confronto con Annozero, che nella stagione scorsa viaggiava con uno share del 20% abbondante e 6-7 milioni di spettatori a puntata.

Ma la scommessa buffa dei dirigenti Rai ha sbattuto contro numeri da depressione. Dopo il flop delle due prime puntate, con share al 6,41% e 5,94%, giovedì scorso il “talent” condotto da Francesco Facchinetti è sprofondato al 4,61%, che è valso solo un milione e 27mila spettatori. Cifre lontane anni luce da quelle dei suoi rivali del giovedì: Don Matteo, che su Raiuno ha avuto oltre sette milioni di spettatori, con share del 25,7%, e Io Canto su Canale5 (oltre 4 milioni, con share sopra il 17%). Visto il disastro, viale Mazzini ha calato un frettoloso sipario. Star Academy si concluderà sabato prossimo, e neppure in prima serata. La finale è stata programmata di pomeriggio, al posto della consueta appendice del programma, Sabato Academy.

Per di più, pare, in studio non ci sarà Facchinetti, e neppure orchestra e giuria. Gli artisti saranno accompagnati solo da basi registrate, in un malinconico clima da smobilitazione. Insomma, non è andata male: è andata peggio. Innanzitutto alla Rai, che aveva abbandonato X-Factor, ufficialmente perché troppo costoso e poi ha ripiegato su una trasmissione dello stesso genere. Ma la botta è dura anche per Facchinetti. Che, ironia della sorte, da conduttore di X-Factor se l’era cavata bene. Venerdì sera la Rai ha cercato di proteggerlo con una nota: “Facchinetti è uno dei giovani volti su cui punta la Rete, per cui sono già allo studio nuovi progetti”. Comprensibilmente scossi i cantanti del programma. Come il 22enne Gaetano Civello, che ieri sul suo profilo Facebook annunciava una rivolta degli artisti: “La finale di sabato, questa ennesima buffonata, si svolgerebbe senza Francesco Facchinetti, senza i quattro giudici e, soprattutto, senza l’orchestra. Naturalmente ci siamo rifiutati, e neanche questa puntata di sabato andrà in onda”.

In serata però dalla Endemol, la società che ha prodotto il format del programma, minimizzava: “Quello di Civello è stato solo uno sfogo, la puntata di sabato si farà”. Sullo sfondo, si intravede il declino dei talent show, che cominciano a pagare l’evidente inflazione. Lo conferma un altro flop: quello di Baila, il programma su Canale5 basato su sfide tra ballerini. Come per Star Academy, alla trasmissione di Mediaset è stata fatale la terza puntata, con “soli” due milioni e mezzo di spettatori. E così domani sera il programma chiuderà con la finale anticipata.

da Il Fatto Quotidiano del 16 ottobre 2011

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