Il segretario confederale Fulvio Fammoni

Una nuova mobilitazione popolare contro la legge bavaglio. A muoversi questa volta, è la Cgil, che dopodomani, a partire dalle 17,invita tutti a scendere in piazza del Pantheon a Roma, per dire no al ddl sulle intercettazioni.

“Da anni siamo costretti dal conflitto di interesse e dai guai del premier a batterci perchè non venga messo il bavaglio all’informazione e perchè la giustizia non sia ostacolata”, ha scritto in una nota il segretario confederale Fulvio Fammoni. Il dirigente sindacale ha ricordato che “quindici mesi fa questa legge pareva si fosse arenata in modo definitivo, ma sempre e unicamente in concomitanza con problemi personali e giudiziari del premier ha ripreso il percorso parlamentare”. Per questo, ha continuato, è necessaria “una coerente e ostinata opposizione a queste norme” che “ha sempre prodotto e continua a produrre risultati”. E sull’aspetto politico della vicenda, ha commentato: “Adesso si fa trapelare che non si ricorrerà alla fiducia e addirittura, per le difficoltà nella maggioranza, si parla di un possibile rinvio”. Ma si tratta, per Fammoni, di “una tattica parlamentare usuale del centro destra: puntare altissimo per poi ripiegare, mostrando disponibilità”. Ma alla fine, ha concluso Fammoni, “portano a norme negative”.

E alla fine, ha detto l’esponente della Cgil, “cosa ci sarà di vero non lo sappiamo, ma qualunque risultato se ci sarà e sarà positivo, sarà frutto di questo caparbio movimento di protesta e ce lo intesteremo. Poi, una promessa: “Continueremo la mobilitazione per tutto l’iter parlamentare, ogni cittadino che non vuole una legge sbagliata e incostituzionale continuerà ad essere presente, dicendo: contro la legge bavaglio ‘Io ci sarò”.

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