In questo periodo di revival e festeggiamenti “grungiani”  – con la festa per i 20 anni di attività dei Pearl Jam, l’anniversario dell’uscita di Nevermind dei Nirvana e la reunion dei Soundgarden – , è un evento assolutamente imperdibile, per gli appassionati del genere, assistere a un concerto di una delle band che col Grunge ha avuto inaspettata fortuna. Stiamo parlando dei Melvins, che dopo l’uscita di Nevermind e la conseguente frenesia delle major di scovare a tutti i costi nuovi talenti, come se questi a Seattle e dintorni spuntassero come mele sugli alberi, trovano, senza averlo mai cercato, un contratto importante, probabilmente anche grazie a Kurt Cobain, loro grande estimatore, che in un’occasione dichiarò “I Melvins sono il passato, il presente e il futuro della musica”.

Movenze da Godzilla, col metal di base e un’attitudine e tecnica da primo punk rock, i Melvins (che come Kurt Cobain provengono da Aberdeen) sono un gruppo tanto ostico quanto affascinante nel loro modo di essere minimalisti, anti spettacolari, con una propensione ai riff e dissoluzioni frastornanti: King Buzzo alla voce e chitarra e Dale Crover alla batteria, sono la spina dorsale della band vista l’infinita serie di bassisti che si sono succeduti nella formazione.

Dopo 25 anni di carriera e la bellezza di 25 pubblicazioni, la band guidata da Roger “King” Osborne arriva in Italia per tre date da non perdere. Qualcuno però già fa gli scongiuri e gesti apotropaici… I Melvins, infatti, come riportato da più parti, avrebbero dovuto esibirsi in Nuova Zelanda prima e in Giappone poi… ma dopo gli eventi devastanti che hanno colpito i due paesi, la band spera sentitamente di non incappare più in madre natura, visti gli esiti che hanno compromesso le recenti trasferte intercontinentali. King Buzzo ci ironizza su, nel rispetto delle vittime, dicendo di esser stato “catapultato in qualche club del bizzarro”. Nel 1994 King Osborne era dalle parti di Northridge quando un terremoto di magnitudo 6.7 scosse la terra. Un predestinato?

E quale miglior occasione per ribadire il concetto di un live – Sugar Daddy – che in 13 tracce si spinge ben oltre la soglia del mero intrattenimento? Registrato durante il tour del 2008 al Busta-Gut Club di Downey, in California, il live raccoglie brani estratti dal loro terzultimo album  ((A) Senile Animal) e dal penultimo (Nude With Boots). Non mancano brani che hanno fatto grande la band come Tipping The Lion e Eye Flys,  “A History Of Bad Men” e “The Kicking Machine”. Un album che fotografa la formazione più recente dei Melvins, con l’entrata di due componenti dei Big Business, Jared Warren (basso, voce) e Coady Willis (batteria, voce). Appuntamento per il 4 ottobre prossimo a Roma al Circolo degli Artisti, il 5 ottobre all’Estragon di Bologna – con i Verdena gruppo spalla – e il 6 ottobre a Mezzago (MB) al Bloom.

Melvins in Italia:
4 ottobre 2011 – Roma – Circolo Degli Artisti
5 ottobre 2011 – Bologna – Estragon + Verdena
6 ottobre 2011 – Mezzago (MB) – Bloom

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