Dovevano essere destinate a pubblicizzare le scarpe Tod’s, invece le pagine comprate da Diego Della Valle sono state destinate a un altro scopo: sfogarsi e criticare l’attuale classe politica. Il j’accuse inizia così: “Lo spettacolo indecente che molti di voi stanno dando non è più tollerabile da gran parte degli italiani e questo riguarda tutti gli schieramenti politici”. “Il vostro agire attento solo agli interessi personali e di partito, trascurando quelli del paese, ci sta portando al disastro e sta danneggiando la reputazione dell’Italia”, prosegue l’imprenditore (leggi l’intera inserzione). Ad annunciare l’iniziativa è stato lo stesso Della Valle durante l’edizione serale di ieri del tg di La7.

“La classe politica – prosegue l’imprenditore toscano – si è allontanata dalla realtà. La crisi economica impone serietà competenze e reputazione che gli attuali politici non hanno, salvo rare eccezioni”. Poi invita “le componenti responsabili della società civile, che hanno a cuore le sorti del Paese, a lavorare per affrontare con la competenza e la serietà necessaria questo difficile momento”. E conclude invitando a un esame di coscienza “quei politici che si sono contraddistinti per la totale mancanza di competenza e di amor proprio per le sorti del Paese”, a cui dice: “Vergognatevi”.

E i politici come l’hanno presa? Rosy Bindi, presidente del Partito Democratico, non ha gradito le parole dell’imprenditore e oggi, indicando le scarpe firmate Tod’s che indossava all’assemblea del Pd a Chianciano, ha detto: “Non si fa una roba così. Mi rispetti almeno come consumatore”. Sulla stessa linea l’ex numero uno di Unicredit Alessandro Profumo, che in politica per ora non è entrato: “Non credo che sia un gesto molto apprezzato”. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni parla invece di “parole da tenere in considerazione” che non si possono liquidare “come mi pare abbia fatto la Bindi  – dice il ministro – con una battutaccia. Sono parole pesanti, ma che con il dovuto distinguo che lui fa, sono almeno parzialmente condivisibili”. Meno diplomatico il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che senza citare espressamente Della Valle dice: “Ha bisogno di pagare una inserzione perché quando parla senza pagare non lo ascolta nessuno”.

(aggiornato da Redazione web alle ore 15 dell’1 ottobre 2011)

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