“Finalmente il burattino se n’è andato, ora tocca ai burattinai”. Non appena l’addetto stampa del sindaco, Aldo Torchiaro, ha letto la lettera in cui Vignali ha presentato alla città le sue dimissioni, si sono stappate varie bottiglie di prosecco sotto ai portici del Grano. La Piazza, il movimento nato a giugno come protesta contro la corruzione e gli episodi di malaffare che si sono verificati in città, si è subito radunato per festeggiare la “cacciata del nemico e il ritorno alla libertà di Parma”.

Ma la festa che in queste ore sta proseguendo nel cuore di Parma ha il sapore della vittoria di una battaglia e non della guerra: “Mi auguro che le inchieste proseguano e ora che è stato cacciato Vignali, il burattino, caccino anche i burattinai – spiega Andrea Bui, del movimento La Piazza -. Vignali è stato messo dov’era da chi ora gli ha voltato le spalle, ovvero i poteri forti del Popolo delle libertà e l’Unione Industriali: non vogliamo che il prossimo che arriva continui a curare i loro interessi, perché Vignali è stato creato esclusivamente per questo. Se vogliamo ripulire la città facciamolo davvero”.

L’entusiasmo è comunque palpabile. In un’ora, alle 21.30, si sono già radunate circa cento persone. Poche bandiere, visto che sono arrivati tutti di fretta, ma tante bottiglie: “Parma è libera” urlano tutti. Una festa che si ripeterà anche domani, durante il consiglio comunale, in cui verranno ufficializzate le dimissioni di Vignali. “E’ bello vedere che il sindaco si è dimesso grazie alle proteste della Piazza e non per complotti di palazzo”, interviene Buia.

La protesa di stasera infatti è l’undicesimo sit-in degli indignados parmigiani, domani sarà il dodicesimo: nessuna pausa, nemmeno estiva, per chi in questi mesi ha organizzato funerali della giunta, vie crisis e proteste collettive. Presenti anche i consiglieri di opposizione, da Matteo Caselli (Pd), a Franco Torreggiani (Pd): “E’ tutto surreale – commentano – E’ stato tutto così surreale che non ci sembra vero e ci aspettiamo che cambi idea”. Uno scenario che potrebbe anche accadere: ora, infatti, il sindaco ha 20 giorni per ripensarci e ritirare le dimissioni. Il commissario esterno arriverà solo il 21 giorno e svolgerà il proprio lavoro fino alla prossima primavera, quando si tornerà alle urne. Intanto, però, si attende l’ufficializzazione delle dimissioni con la consegna al Prefetto e con il passaggio di domani in consiglio comunale, in cui dovrebbe essere chiamato in carica, per i prossimi 20 giorni il vicesindaco Paolo Buzzi.

Venti giorni che serviranno anche a tutti i lavoratori precari, tantissimi in Comune soprattutto nell’ufficio stampa, per conoscere il proprio destino: cosa succederà poi? La legislatura Vignali si chiude così, con gli addetti all’ufficio comunicazione, che tanto ha lavorato in questi giorni, che uscendo dal municipio con aria sconfortata spengono la luce e chiudono la porta. Mentre il sindaco se ne è scappato dalla porta sul retro, senza rilasciare dichiarazioni.

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