Jours Après Lunes è una marca di lingerie francese. Nel mese di agosto ha lanciato una linea di reggiseno, canottiere e culotte espressamente dedicata a bambine dai 4 ai 12 anni. Il lancio è stato supportato da una campagna pubblicitaria che ha per protagoniste bambine truccatissime e svestite ritratte in pose agghiaccianti.

In tempi di edonismo sistemico del consumo, l’apologia della volgarità è di casa. Ma qui si tratta di qualcosa che va oltre la volgarità. Si tratta di un divaricamento ormai insostenibile in seno alla cultura occidentale, due derive che vanno da una parte verso forme di integralismi di sapore medievale e dall’altra verso lo sprigionamento di pulsioni legate al sesso che non tengono più conto neppure dei limiti imposti dal codice penale. L’impressione è che in nome del profitto, il sistema capitalistico stia indirettamente sdoganando forme di perversione di massa. Lo fa nella maniera più abietta, prendendo di mira una generazione collassata di genitori ormai incapace di attribuire confini all’infanzia dei propri figli (si pensi al fenomeno delle piccole miss in America, o al mercato dei prodotti di bellezza che negli ultimi anni è raddoppiato proprio nel segmento che va dagli 8 ai 12 anni).

Il nostro mondo soffre allora di qualcosa che assomiglia a un disturbo narcisistico della personalità, si sta aprendo sotto i nostri piedi una voragine che neppure l’indignazione e le proteste che si sono riversate su operazioni commerciali come questa di Jours Après Lunes sembrano in grado di arginare. A queste proteste in Francia hanno contrattaccato con accuse di neopuritanesimo. Da parte mia sarò ben contento che qualcuno mi annoveri tra i neopuritani, almeno fin quando non mi convinceranno che esiste un motivo valido per comprare un reggiseno a una bambina di quattro anni.

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