È ufficiale. Nella vicenda dei rimborsi pubblici, la procura della Repubblica di Bologna ha chiesto a Palazzo d’Accursio anche la documentazione sulla missione a Siena che lo scorso luglio era stata effettuata dal presidente del consiglio comunale, Simona Lembi (Pd). Missione in occasione della seconda manifestazione “Se non ora quando” e sostenuta con denaro pubblico: 450 euro la spesa autorizzata da determina dirigenziale firmata il 6 di quello stesso mese.

Le carte, non appena arriveranno in piazza Trento e Trieste, andranno ad aggiungersi a quelle già ricevute sul viaggio a Sorrento di Valentina Castaldini (presidente in consiglio comunale della commissione affari costituzionali in quota Pdl), andata dall’8 al 10 luglio scorso alla Summer School 2011 organizzata da Maurizio Lupi sotto l’egida di Comunione e Liberazione. Anche stavolta la trasferta era stata altrettanto finanziata dalle casse comunali. Ma su questa parte del “caso rimborsi” i conti non tornano, mettendo a confronto le dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla consigliera Pdl e il regolamento della Summer School di Lupi.

Ed è caos conti: tre le versioni sulle spese di Castaldini (Pdl). All’inizio di questa vicenda, si parla di un rimborso totale di 550 euro: questo l’importo denunciato dal consigliere del Movimento 5 Stelle Massimo Bugani in un post pubblicato su Facebook. Pochi giorni dopo, però, la pidiellina puntualizza: la cifra in realtà sarebbe più bassa e si aggirerebbe sui 300 euro. Ieri, invece, la terza versione: davanti al consiglio comunale, Castaldini ha detto giocando ancora al ribasso: “Ho chiesto e ottenuto un rimborso di circa 160 euro per il viaggio a Sorrento, a cui si sommano 40 euro del costo dei pasti”. In tutto quindi 200 euro.

Peccato però che il seminario organizzato da Lupi sulla costiera sorrentina prevedesse per i partecipanti anche una quota, da versare in anticipo tramite bonifico bancario, variabile tra i 100 e i 120 euro per spese di vitto, alloggio e attività di formazione. Dunque, calcolatrice alla mano, il rimborso dovrebbe oscillare tra i 300 e 320 euro, compatibile con la seconda versione e che si discosta invece da quanto dichiarato ieri pomeriggio nell’aula del consiglio comunale. Inoltre, se il computo dei 40 euro per il pasto sono stati chiesti a rimborso come voce separata, perché tornano invece anche nella quota di partecipazione alla summer school?

“Rimborsare? Solo se lo faranno anche gli altri” e la procura vuole vederci chiaro. Nella battaglia delle cifre resta quindi ancora fumosa la reale entità della spesa sostenuta dal Comune per la trasferta nella località campana. Anche per questo la parola è passata alla procura e sull’analisi dei giustificativi dell’esponente del Pdl da parte degli inquirenti – che nei giorni scorsi avevano aperto un fascicolo conoscitivo senza formulare ipotesi di reato – al momento c’è riserbo. Ma nei corridoi del palazzo di giustizia, ci sarebbe un’affermazione di Castaldini che ha fatto drizzare le orecchie.

Alla stampa, nei giorni della bufera, ha infatti risposto: “Restituire il rimborso? Lo farò solo insieme a tutti quelli che hanno ricevuto rimborsi simili negli ultimi anni”. Sarebbe proprio la questione “rimborsi simili” e “ultimi anni” ad aver attirato curiosità di chi sta studiando le carte. Tanto da non escludere che, se Valentina Castaldini verrà sentita prossimamente dai magistrati (com’è probabile sia per lei che per Simona Lembi), le venga chiesto conto di questa frase e di altri eventuali casi di cui dovesse essere a conoscenza.

di Antonella Beccaria e Giulia Zaccariello

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