Proseguono gli sbarchi di migranti sulle coste siciliane. Un’imbarcazione è stata intercettata, questa mattina, a 35 miglia da Lampedusa: le persone a bordo hanno lanciato una richiesta di soccorso, perché stavano imbarcando acqua. Le motovedette della Guardia Costiera si sono dirette sul posto, anche se si trova in zona di competenza maltese. Un’altra imbarcazione è stata segnalata da una nave della Marina Militare nei pressi dell’isolotto di Lampione. In nottata invece è approdato sull’isola il barcone con 82 tunisini soccorso ieri pomeriggio da una motovedetta della Guardia di Finanza, nel canale di Sicilia. Mentre nell’arcipelago delle Egadi, 33 extracomunitari che erano riusciti a sbarcare a Marettimo, sono stati  fermati dai carabinieri mentre vagavano per le strade del centro abitato.

“L’accoglienza a Lampedusa – ha spiegato Save the Children – è inadeguata sia a causa del sovraffollamento, della promiscuità tra minori e adulti e delle inadeguate condizioni igieniche registrate in questi giorni, sia per l’eccessiva permanenza dei minori in strutture non adeguate a un’accoglienza di più lungo periodo”. Particolarmente delicata è infatti la situazione dei minori non accompagnati: tra i migranti in attesa di essere trasferiti, ci sono molti minorenni. La maggior parte è giunta negli ultimi dieci giorni dalla Libia,  ma proviene anche da altri Paesi africani, in prevalenza Nigeria, Gambia, Mali, Ghana, Costa D’Avorio, Niger. “L’età media va dai 15 ai 17 anni, ma si registra anche la presenza di ragazzini dai 12 ai 14 anni. I minori accompagnati sono invece molto piccoli, neonati e bambini prevalentemente tra 1 e 6 anni”. Carlotta Bellini, responsabile protezione minori di Save the Children, ha chiesto alle autorità competenti di consentire l’uscita dei ragazzi dal centro di primo soccorso e accoglienza e dalla Ex Base Loran: “In situazioni di permanenza prolungata sull’isola il trattenimento dei minori in queste strutture si configura come una limitazione della loro libertà personale”.

Il flusso di migranti non è diretto solo verso le coste siciliane. Questa mattina infatti una cinquantina di immigrati sono sbarcati in Calabria, sulla costa catanzarese tra Badolato e Santa Caterina allo Ionio: in prevalenza donne e bambini di nazionalità afghana, siriana e irachena. Secondo le testimonianze raccolte, il gruppo dovrebbe essere più numeroso: le forze dell’ordine stanno facendo ricerche in zona per rintracciare altre persone arrivate in mattinata.

Articolo Precedente

Strage di Bologna: ben venga il dibattito

next
Articolo Successivo

“Paura di volare”, quel che i passeggeri
non sanno quando salgono su un aereo

next