Riceviamo e pubblichiamo la precisazione inviata dal sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini

Dispiace che di un progetto importante e molto articolato come quello del polo universitario e della ricerca di Lodi (già oggi una delle più avanzate realtà scientifiche a livello europeo nel settore della sicurezza alimentare e del miglioramento delle produzioni agricole e zootecniche) l’articolo pubblicato il 18 agosto evidenzi in modo critico un solo aspetto, relativo al centro di servizi per gli studenti, descritto come una struttura inutilizzata e destinata a degrado in attesa del definitivo trasferimento a Lodi dell’intera Facoltà di Veterinaria e dei dipartimenti a vocazione biotecnologica della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, programmato per il 2015. In realtà, il centro (che è stato realizzato dal Cidis, ex Isu, con un investimento di circa 5 milioni di euro, ed appartiene al patrimonio della Regione Lombardia) svolgerà una funzione fondamentale a supporto del polo ben prima di questo passaggio, perché ai suoi servizi (tra i quali pensionato, mensa, bar, biblioteca) faranno a breve riferimento le centinaia di addetti che già attualmente gravitano sul polo stesso, tra personale amministrativo e ricercatori del Parco Tecnologico Padano (tra l’altro, uno dei pochi casi di rientro in Italia di “cervelli in fuga”), operatori dell’annesso incubatore di imprese (che ha già assistito lo start-up di una dozzina di attività), di una sezione del Cnr, dell’Istituto Spallanzani, dell’Istituto Sperimentale Zooprofilattico. Inoltre, le strutture del centro devono essere ancora completate, a cura della Fondazione Parco Tecnologico Padano, per renderle funzionali ad ospitare anche la Scuola Internazionale di Alta Cucina, iniziativa promossa dal Comune di Milano nella prospettiva dell’Expo 2015, evento che, in considerazione del tema a cui sarà dedicato (“Nutrire il pianeta, energia per la vita”) avrà nel polo di Lodi una delle sue sedi. Come si vede, in questa operazione (che complessivamente mobiliterà risorse per circa 180 milioni di euro, di cui 80 già investiti in modo concreto e proficuo) non c’è nulla di “contradditorio”, né si registrano ritardi, o peggio “sprechi”: una volta tanto, diversamente da quanto spesso avviene in Italia, le strutture a servizio di un grande progetto saranno pronte prima ancora che la loro disponibilità diventi un’esigenza indifferibile. Grato per l’attenzione.

Lorenzo Guerini

Sindaco di Lodi

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