Non s’era mai letto un comunicato stampa più ridicolo e irritante.

Una abnorme excusatio non petita.

L’Ufficio Stampa del Senato, forse coordinato ieri da qualcuno di passaggio, ha tenuto a precisare che la seduta appena conclusa era un atto costituzionalmente dovuto e che la “limitata” presenza dei senatori era addebitabile al ristretto tempo di preavviso, essendo stata convocata e quindi comunicata a lorsignori solo nella mattinata di sabato.

Limitata presenza?

11 Senatori presenti su 315.

In realtà 10 (4 Pdl, 2 Idv, 3 Pd, 1 Terzo Polo) visto che il sottosegretario all’Economia, presente a nome del Governo, ha rappresentato l’undicesimo elemento.

Nemmeno il 3% dei Rappresentanti del Popolo a questa carica eletti e 5 minuti 5 per chiudere la seduta.

E gli altri?

E il senso delle Istituzioni?

E il rispetto degli Organi Parlamentari?

Perché a ogni piè sospinto dobbiamo sorbirci queste frasi inutili e ormai, visto anche quello accaduto ieri, svuotate da ogni pur minima realtà?

Evidentemente 4 giorni di preavviso non bastano ai Senatori per interrompere la loro vacanza. Una vacanza dalla vita.

La vita di tutti i cittadini italiani è invece scossa da una manovra che richiede, per ora, 45 miliardi, annuncia di fare a pezzi lo Statuto dei lavoratori e rende ancora più evidente l’incapacità di questa classe politica di orientarsi in una crisi sistemica.

Al resto ci pensa il Tg4 che nella edizione delle 19 ha mandato in onda immagini del Senato affollato e al frenetico lavoro.

11 senatori presenti.

Se l’avesse saputo in anticipo, il ministro per la Semplificazione avrebbe organizzato una partitella con i calciatori che protestano per il contributo di solidarietà!

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